Chiara Ferragni diventa la Madonna: “Con un altro personaggio non si sarebbe scatenato tanto caos”
Chiara Ferragni come la Madonna e Leone come Gesù Bambino: è la grafica realizzata da Arianna Spalletti che anche l'influencer ha ricondiviso nelle sue Instagram Stories. L'artista in passato l'aveva già raffigurata come Frida Kahlo, un inno al potere femminile e alla forza delle donne. Stavolta si è invece lasciata ispirare dal dipinto La Vierge au lys (La Vergine dei Gigli) di William-Adolphe Bouguereau. La grafica ha sollevato diverse polemiche. Arianna è stata accusata di blasfemia, di aver esagerato inserendo un'influencer al posto della Vergine Maria. A Fanpage.it ha spiegato il significato di questa sua interpretazione artistica, che nulla ha a che vedere con la religione e con l'idolatria.
Chiara Ferragni divinità contemporanea
L'estate scorsa Chiara Ferragni ha visitato gli Uffizi di Firenze in compagnia del direttore Eike Schmidt, per realizzare un esclusivo shooting fotografico e parallelamente tentare di avvicinare i giovani all'arte. Per l'Italia quello era un periodo di crisi totale: la pandemia e il lockdown avevano inciso gravemente sul settore della cultura, con cinema, musei e teatri chiusi per mesi. Il tentativo messo in atto dall'influencer era quello di dare visibilità alle tante bellezze del Paese e riportare a galla le sue meraviglie, dal punto di vista paesaggistico, culinario e chiaramente artistico.
Difatti prima di Firenze, era stata in visita anche alla Cappella Sistina di Roma. L'idea ha funzionato alla grande: la presenza dell'imprenditrice agli Uffizi ha fatto sì che dopo si registrasse un boom di giovani in quelle stesse stanze, circa un +27% di under 25. In quell'occasione Schmidt paragonò la Ferragni alla Venere di Botticelli, definendola una vera e propria divinità contemporanea, una musa ispiratrice e un mito. Insomma, molto più di un solo fenomeno mediatico e sociologico.
Chiara diventa la Vergine dei Gigli
Stavolta Chiara Ferragni non è la Venere di Botticelli, ma la Vergine Maria. Così l'ha ritratta Arianna Spalletti in una grafica ricondivisa anche dall'influencer su Instagram. La Vierge au lys (La Vergine dei Gigli) è un quadro del 1899 del pittore francese William-Adolphe Bouguereau, attualmente in possesso di un collezionista privato, dunque non visibile in alcun museo o galleria. Si tratta di un dipinto a olio che ritrae la Vergine Maria assieme a Gesù. La posizione del piccolo, il modo in cui è tenuto in braccio, indica quasi un volerlo esporre: è Maria che fa di quel piccolo un regalo per l'intera umanità, è il suo dono al mondo intero. La Vergine non guarda dritto lo spettatore, anzi ha gli occhi bassi. La sua postura indica distacco e modestia proprio per dare rilievo unicamente al piccolo. Lui ha le braccia aperte, ma le gambe incrociate: è un'anticipazione della futura crocifissione. I gigli, infine, sono simbolo della purezza della Vergine Maria e della maternità. Non è la prima volta che Chiara Ferragni diventa la Vergine Maria. In passato era stata ritratta così per un servizio fotografico che le era valso una denuncia da parte del Codacons per blasfemia e per offesa al sentimento religioso.
L'artista spiega l'opera con Chiara Ferragni e Leone
L'artista nei commenti ha ricevuto diverse critiche per il suo operato. A Fanpage.it ha spiegato: "Tutti i miei lavori sono basati sul photoediting di opere d’arte, ho studiato storia dell’arte e mi sono poi laureata a Belle arti. La mia tesi è stata proprio sul concetto di reinterpretazione di lavori già realizzati, visti però sotto un altro occhio. Insieme alla tesi teorica ho realizzato un libro interamente di grafiche neon, postate anche sul mio profilo. Mi piacerebbe che la gente si interessasse all’arte che è patrimonio della nostra cultura e i social sono diventati un grande strumento di veicolazione. Probabilmente prima di questo post nessuno conosceva l’artista francese Bouguerau, ora forse qualcuno è andato a cercare chi fosse".
La scelta di utilizzare Chiara Ferragni come soggetto è d'impatto, ma ha specificato: "Non vi è nessun intento di idolatria verso di lei e tanto meno religioso, anche perché gran parte del patrimonio artistico è basato su immagine iconiche e su reinterpretazioni anche forti. La scelta è stata dettata dal fatto che come lei esistono molte figure influenti nei social e soprattutto in Italia". Insomma, il suo intento non era offensivo: "Sono sicura che se al suo posto ci fosse stato il volto di un altro personaggio non si sarebbe scatenato così tanto caos. L’ho percepita più come un attacco verso la persona che per il post in sé".