Carnaroli, Venere, Basmati: le caratteristiche e le proprietà delle più diffuse varietà di riso
Ne consumiamo ogni anno circa 6 chili a testa. Certo non c'è paragone con la pasta il cui consumo pro capite si aggira intorno ai 23 chili, ma siamo anche gli unici ad averlo trasformato da semplice accompagnamento in un vero e proprio piatto. Si tratta del riso. Mentre nei paesi asiatici (dove ogni persona in media ne mangia più di 100 chili l'anno) il riso è utilizzato alla stregua del pane, come accompagnamento di tutte le portate, in Italia il risotto ad esempio è diventata una vera e propria specialità. Ma aneddoti culinari a parte, il riso è un alimento prezioso per la nostra dieta. Lo spiega a Fanpage.it la nutrizionista Valentina Galiazzo. "Il riso è un alimento ricco di vitamine del gruppo B e di sali minerali. E se lo scegliamo integrale è anche un'importantissima fonte di fibre". Ed è una valida alternativa alla pasta per chi soffre di celiachia o di insulino-resistenza. "È privo di glutine e ha un indice glicemico più basso rispetto al classico piatto di spaghetti". Ma l'altra caratteristica del riso, che lo rende ancor più appetibile se si sta seguendo una dieta, è il suo elevato indice di sazietà. È invece un falso mito quello che vuole che il riso sia responsabile di stitichezza. "Il riso ha un elevato tasso di digeribilità e, soprattutto se lo scegliamo integrale, può anche favorire il transito intestinale. Certo può diventare un alleato per contrastare la dissenteria se lo prepariamo in bianco con un po' di olio e parmigiano. Ma in generale non provoca stipsi". Un altro valore aggiunto del riso sono i sali minerali che contiene. "Essendo ricco di magnesio e di fosforo è anche perfetto da mangiare dopo un allenamento o un'intensa attività sportiva". Venere, rosso, Carnaroli, Jasmin e Basmati, sono le varietà più diffuse di questo antichissimo cereale, le cui prime coltivazioni risalgono a più di 10mila anni fa, e ognuna di loro ha delle peculiarità, abbiamo chiesto alla dottoressa Galiazzo di elencarcele.
Riso Venere
Il riso Venere è relativamente giovane. Nasce a Vercelli nel 1997 da un incrocio tra una varietà asiatica di riso nero e una varietà della Pianura Padana. "A dare il colore nero sono gli antociani – spiega Galiazzo – delle sostanze dall'elevatissimo potere antiossidante". Ma oltre a contrastare i radicali liberi il riso Venere ha anche un altro potere. "Secondo alcuni studi è anche in grado di abbassare il livello di colesterolo cattivo nel sangue". La ricetta consigliata: riso Venere con zucchine e gamberetti. "In questo modo abbiamo composto un piatto unico e sano, dove tutti i nutrienti (carboidrati, proteine e vegetali) sono ben rappresentati".
Riso basmati
È il riso ideale per accompagnare portate di carne o di pesce. Ma data la sua ottima resistenza alla cottura si presta anche per la preparazione di risotti e insalate. "Il riso basmati è anche altamente digeribile – spiega la nutrizionista – Inoltre ha un valore glicemico molto basso (58) rispetto al riso bianco che si aggira intorno ai 90. Per questo è ideale per chi sta seguendo un regime dietetico per il dimagrimento". Con il suo chicco lungo e il suo profumo deciso il riso basmati può essere abbinato a degli straccetti di pollo al curry e peperoni.
Riso rosso
Il riso rosso, da non confondere con il riso rosso fermentato che si trova negli integratori, è un tipo di riso integrale. "È particolarmente ricco di fosforo e magnesio, oltre che di fibre". Favorisce il corretto funzionamento dell'intestino ed è in grado di mantenere un livello basso di colesterolo nel sangue. "La cottura è lunga, ci vogliono dai 35 ai 40 minuti, ma questo contribuisce alla conservazione di tutte le proprietà nutrizionali". Consigliatissima l'insalata di riso rosso con pesce spada e pomodorini.
Riso Jasmine
Tra tutti i tipi di riso quello Jasmine è quello più profumato. "È poverissimo di grassi anche se ha un indice glicemico leggermente più alto rispetto alle altre varietà, per questo in alcuni casi è preferibile la sua versione integrale". Un'idea per una ricetta esotica? Curry di ceci con riso Jasmine
Riso Carnaroli
Anche il riso Carnaroli come quello Venere, ha una storia tutta italiana. Viene creato agli inizi degli anni '40 nelle risaie di Paullo da un incrocio tra il Vialone Nero e il Lencino. È molto ricco di amido per questo è la varietà per eccellenza con cui si preparano i risotti. "Ha un indice glicemico leggermente alto, ma con questo non si vuole certo demonizzarlo". Il Carnaroli, oltre al sapore gustoso, ha anche un'altra caratteristica che lo rende particolarmente invitante. "È ricco di triptofano un aminoacido precursore della serotonina, ovvero l'ormone del benessere". La ricetta consigliata in questo caso non può che essere un risotto allo zafferano.