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Camilla, la bimba di 8 anni che ha trovato una cura per il cancro

Camilla Lisanti, una bambina di 8 anni, durante una cena in famiglia, ha affermato che l’antibiotico avrebbe potuto curare il cancro. Dopo alcune ricerche, la sua idea non si è dimostrata poi così sbagliata. L’antibiotico sarebbe capace di combattere il tumore e di non danneggiare le cellule sane.
A cura di Valeria Paglionico
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Solitamente la conversazione durante una normale cena in famiglia si limita ad affrontare argomenti superficiali, come i racconti della giornata appena passata, ma la cosa non è accaduta nella famiglia Lisanti. A tavola, infatti, il padre Michael ha chiesto a sua figlia Camilla come avrebbe fatto per combattere il cancro. La risposta della bambina di 8 anni è stata: “Io lo curerei con l’antibiotico, come quando ho il mal di gola”.

La bambina aveva sentito parlare di cancro molto spesso, dato che i suoi genitori sono professori e ricercatori scientifici, ed è proprio per questo che la sua mamma e il suo papà hanno pensato che sarebbe stato divertente farle esprimere il suo parere su una terapia ideale. L’idea di Camilla non si è dimostrata poi così sbagliata. I genitori, insieme ad un gruppo di ricercatori dell’Università di Manchester, hanno scoperto con grande sorpresa che diversi antibiotici economici e facilmente reperibili riuscirebbero ad uccidere le cellule tumorali più pericolose e comuni. In particolare, sono stati combattuti il tumore al seno, alla prostata, al polmone e alcuni tumori cerebrali difficili da trattare. Uno degli antibiotici più efficaci per curare il cancro sarebbe la doxiciclina, quello che si usa comunemente per eliminare l’acne.

I suoi effetti sarebbero particolarmente promettenti e, come se non bastasse, il suo prezzo è molto basso rispetto ai tradizionali farmaci antitumorali. Questi antibiotici non solo sono stati capaci di ridurre le cellule tumorali, ma non hanno neppure danneggiato le cellule sane. Le sperimentazioni hanno dimostrato dunque che questi farmaci sarebbero la soluzione perfetta per fermare il cancro ed evitare la sua propagazione in tutto il corpo. Per ora, gli esperimenti sono stati condotti solo in laboratorio, ma la famiglia Lisanti sta cercando i fondi necessari per testare il trattamento anche sulle persone malate.

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