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Assorbenti lavabili: cosa sono, come usarli e perché

Gli assorbenti lavabili sono la versione green e naturale dei tradizionali modelli usa e getta. Rispettano l’ambiente, sono igienici, garantiscono la sensazione di fresco e sono anti cattivi odore: ecco come si usano, come si lavano e quali sono i vantaggi.
A cura di Valeria Paglionico
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Cercate una variante ecologica ai normali assorbenti, ormai diventati anche troppo costosi? La soluzione ideale per voi sono gli assorbenti lavabili, ovvero la versione green ed economica dei tradizionali modelli usa e getta. Essendo prodotti con materiali naturali, possono essere riciclati, evitano ogni forma di spreco e riducono al minimo anche la possibilità di andare incontro ad allergie e fastidi. Gli assorbenti lavabili vengono considerati un prodotto complementare alle coppette mestruali, rispettano l'ambiente, sono igienici, garantiscono la sensazione di fresco e sono anti cattivi odore, insomma, sono una valida alternativa economica ed ecosostenibile per il benessere femminile durante i giorni del ciclo mestruale.

Cosa sono gli assorbenti lavabili

Gli assorbenti lavabili sono l'alternativa ecologica alla variante usa e getta, possono essere riutilizzati a ogni ciclo mestruale, riducendo al minimo la produzione di plastica. Hanno la stessa forma dei normali assorbenti con le ali, con l'unica differenza che sono un tantino più spessi e che non devono essere gettati dopo averli usati. Ne esistono diverse varianti, la prima è quella realizzata con tessuti naturali come il cotone, la flanella, il bambù,  la seconda è quella in tessuti tecnici, traspiranti e antimacchia come il micropile e il microsuede. Sono molto più morbidi rispetto a quelli tradizionali, così da evitare la sensazione di contatto con qualcosa di ruvido, ma allo stesso tempo hanno un'elevata capacità di assorbenza. Sono l'ideale sia durante le mestruazioni che in caso di incontinenza, in entrambi i casi proteggono da irritazioni e allergie causate spesso dalla plastica dagli assorbenti tradizionali. A dispetto di quanto si potrebbe pensare, si tratta di prodotti igienici, a patto che vengano lavati nel modo giusto.

Tipologie e materiali degli assorbenti lavabili

Gli assorbenti lavabili possono essere di vari tipi, ci sono quelli "all in one", ovvero composti da un unico pezzo, all'esterno ricoperti da tessuto impermeabile, all'interno realizzati con diversi strati di cotone, flanella, micropile, microsuede o altre fibre naturali, oppure quelli estraibili o "pocket" che funzionano come i pannolini lavabili. Si tratta di normali slip in cotone, a cui va aggiunto uno strato di tessuto in una tasca posizionata all'altezza delle parti intime. Ci sono poi anche le versioni più piccole, ideali per i giorni di flusso leggero, che "imitano" i più comuni salva-slip.

Assorbenti lavabili, come utilizzarli?

Prima di usare gli assorbenti riciclabili è necessario lavarli e disinfettarli nel modo giusto, anche per quanto riguarda il primissimo utilizzo. Solo una volta asciugati possono essere applicati alla propria biancheria, è consigliabile evitare tanga e perizomi nei giorni di flusso abbondante, preferendo slip di cotone, così da limitare i possibili spostamenti. Come si usano gli assorbenti lavabili quando si è fuori casa? Si porta dietro una wetbag nella quale riporre i prodotti usati, l'ideale è piegarli in 4 parti per risparmiare spazio, mentre in un altro astuccio si possono conservare quelli puliti per il cambio.

Come si lavano?

Gli assorbenti lavabili sono realizzati con tessuti naturali, dunque per farli tornare come nuovi è consigliabile pre-trattarli con il sapone di Marsiglia per poi lasciarli in ammollo in acqua fredda dalle due ore fino ai due giorni. Sarebbe meglio non andare oltre questo lasso di tempo per evitare l'effetto muffa. Possono essere lavati anche in lavatrice a 40° e almeno una volta all'anno sarebbe bene fare un ciclo di lavaggio a 60°. Quando ci sono solo perdite e spotting e gli assorbenti sono in tessuti tecnici, si può puntare su un lavaggio a secco, spruzzandoci su dell'acqua di sapone fatta con scaglie di Marsiglia. In media gli assorbenti lavabili durano 4-5 anni, basta non servirsi mai di candeggina e sbiancanti chimici, due prodotti che non solo li rovinano ma che potrebbero anche far male alla salute. Anche l'ammorbidente è da evitare, visto che rende il tessuto impermeabile, facendogli perdere l'efficienza.

Le migliori marche di assorbenti lavabili

Per scegliere la tipologia di assorbenti lavabili migliore è necessario guardare alle proprie esigenze. Chi soffre di pruriti e allergie e vuole evitare dei fastidi simili farebbe bene a puntare sulle varianti in cotone e fibra di bambù, mentre se non ci sono particolari problemi di irritazione si può optare per quelli in microfibra più economici e soffici. Possono essere acquistati tranquillamente online, tra i marchi migliori c'è Rovtop, che offre un kit misto con 4 assorbenti lavabili per la notte, 4 da giorno e una borsetta per il cambio e per il trasporto. Natissy, almeno secondo le recensioni delle clienti, offre prodotti che garantiscono un buon grado di assorbenza, Ohbabyka è l'ideale anche per chi soffre di incontinenza, mentre Petit Lulu è il brand che propone delle varianti dai colori brillanti e dalle fantasie originali.

Come poter fare degli assorbenti lavabili direttamente a casa

Gli assorbenti lavabili permettono non solo di preservare l'ambiente ma anche di ridurre al minimo le spese per i prodotti per l'igiene femminile. Chi vuole risparmiare il più possibile sarà lieta di sapere che può produrli anche in casa, basta seguire una serie di consigli. È necessario innanzitutto procurarsi un cartamodello, magari riproducendo la sagoma di un normale assorbente sulla carta. A questo punto, si può cominciare a sovrapporre i tessuti, partendo dal più esterno che sarà a contatto con lo slip e continuando con la spugna o il micropile assorbente e infine con il cotone o la flanella che va a contatto con la pelle. Una volta tagliati tutti allo stesso modo e fissati con degli spilli, basta unire il tutto servendosi di una macchina da cucire. Se sono state realizzate anche le ali, è necessario aggiungere dei bottoncini a pressione.

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