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Anche i migliori copiano: la Maison Chanel accusata di contraffazione

La Maison Chanel, accusata di aver copiato un modello ad una ditta appaltatrice, è stata condannata dal tribunale di Parigi a pagare un risarcimento di ben 200mila euro.
A cura di Marco Casola
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Se Coco sapesse si rivolterebbe nella tomba, la Maison che porta il suo nome è accusata di contraffazione. Un'accusa dura che pende sul capo di un marchio che ha fatto storia proprio grazie all'originalità delle proprie creazioni, grazie ad abiti innovativi e all'avanguardia che mai nessuno avrebbe pesato fossero adatti ad una donna. Ebbene sì, anche i migliori copiano, a Parigi la celebre marca del lusso francese è stata condannata in appello a pagare 200mila euro di danni per contraffazione.

Anche i migliori copiano –  Tutto è iniziato nel lontano 2004, quando una ditta appaltatrice aveva proposto alla casa di Moda francese un modello ricamato all'uncinetto coperto con perle decorative, il capo era stato rifiutato da Chanel che non lo ritenne idoneo al proprio stile. Qualche tempo dopo il motivo portante del capo era apparso nelle vetrine di una boutique Chanel a Tokio, la ditta che aveva creato l'idea originale denuciò il brand di lusso. La controversia legale è andata avanti fino al 2009, anno in cui la Maison fondata da Coco Chanel fu assolta dall'accusa di contraffazione. Oggi dopo tre anni, e dopo svariati ricorsi della ditta appaltatrice, una nuova sentenza del tribunale di Parigi ribalta clamorosamente il giudizio di primo grado, riconoscendo l'avvenuta contraffazione e l'obbligo da parte di Chanel di versare un risarcimento pari a 200mila euro.

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