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American Apparel sotto accusa: la modella in perizoma è troppo sexy

L’azienda di abbigliamento American Apparel finisce nuovamente sotto accusa per una campagna pubblicitaria. Ha utilizzato infatti la foto di una modella giovanissima, che indossa un perizoma e che mette il fondoschiena in vista. L’immagine è stata definita scandalosa e sessista.
A cura di Valeria Paglionico
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L’azienda American Apparel, nota per la vendita di abiti alla moda, è stata messa sotto accusa dall’Advertising Standards Authority per una foto considerata “troppo sexy”. Lo scatto immortala infatti una modella dai capelli rossi, che indossa un perizoma che le lascia il fondoschiena completamente nudo. Il brand conta più di 270 punti vendita in tutto il mondo, ma le accuse di sessismo come questa non sono una novità.

Nel 2012, ad esempio, l'azienda ha dovuto ritirare una serie di annunci poiché le donne fotografate erano mussulmane ed avevano il seno in vista e pose scandalose. Anche in quest’ultima occasione, sono state molte le persone che hanno cominciato a lamentarsi, soprattutto perché la modella in questione non dimostra più di 16 anni. La scelta del brand è stata definita “irresponsabile ed offensiva”. I manager dell’American Apparel ci hanno tenuto a sottolineare che la ragazza è una ventenne, anche se si sono subiti scusati per l’accaduto. Uno dei direttori ha infatti dichiarato: “Considerando che si tratta di un modello giovanile, è giusto che l’annuncio potrebbe essere visto anche da bambini. E’ stata una scelta irresponsabile e rischiava di causare un grave reato”.

La foto non è più sul web e se ne faranno di nuove, meno scandalose, per pubblicizzare il costume. L’American Apparel diffonde queste campagne pubblicitarie anche per provocazione. Per far parlare di sé, lo scorso gennaio, ad esempio, ha utilizzato nelle vetrine di suoi negozi dei manichini diversi dal solito. Questi infatti indossavano dei capi trasparenti di biancheria intima, mettendo in evidenza un pube trasandato e non depilato. La cosa ha ancora una volta sconvolto l’opinione pubblica, che ha definito questa iniziativa inappropriata e sessista.

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