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Alexander Wang per Balenciaga, il debutto a Parigi fa rimpiangere Ghesquière

Alla Settimana della Moda di Parigi sfila la prima collezione realizzata da Alexander Wang per Balenciaga. Osservando gli abiti in passerella è ben chiara l’inversione di rotta. Sono ormai lontani i tempi delle geniali creazioni artistiche di Nicolas Ghesquière, adesso il mercato è quello che conta.
A cura di Marco Casola
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Alexander Wang per Balenciaga, il debutto a Parigi fa rimpiangere Ghesquière

Osservando gli abiti creati da Alexander Wang per Balenciaga si nota immediatamente l'inversione di rotta della maison. Salta subito all'occhio l'assenza delle spettacolari linee, delle visioni oniriche e delle architetture del genio di Nicholas Ghesquière. Purtroppo i tempi cambiano e le necessità di mercato hanno una rilevanza sempre maggiore. Come ci si aspettava Wang propone una collezione Autunno/Inverno 2013-14 più commerciale e vendibile rispetto agli artistici "voli pindarici" del precedente direttore creatvio. Bisogna però ammettere che il debutto del giovane Wang non delude totalmente, certo sono lontani i bei tempi dell'estro creativo, alla fin fine nella moda il mercato è quello che conta.

Una collezione in bianco e nero – Se per il suo debutto da Saint Laurent Paris Hedi Slimane aveva scelto il total black, Wang opta per un bianco e nero. La prima collezione disegnata dal giovane stilista per Balenciaga comprende esclusivamente look nelle due tonalità, utilizzate per creare contrasti di colore e fantasie sui tessuti. Più che con le nuance Wang gioca con le forme e con i volumi, riproponendo i cut geometrici che l'hanno reso famoso, da Balenciaga però tutto è più morbido ed attenuato, lo stile è reso meno aggressivo e post moderno. L'elemento contemporaneo è sicuramente presente ma si sente chiara la necessità di restare legati ad una lunga tradizione che un nome come Balenciaga porta con sè. In fin dei conti il povero Alexander di più non poteva fare, forse in futuro ci restituirà un briciolo dei fasti dell'era Ghesquière, ma adesso no, adesso è troppo presto, adesso il mercato è quello che conta.

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