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Abercrombie si oppose ai “grassi”, dopo il calo di vendite ora apre alle taglie forti

Un calo di almeno il 30% dei profitti e tante polemiche: queste sarebbero le motivazioni che avrebbero portato il marchio Abercrombie & Fitch alla decisione di aprire il proprio mercato alle taglie plus-size, ovvero quelle al di sopra della 40/42.
A cura di Eleonora D'Amore
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In molti ricorderanno la polemica nata intorno alla decisione di Abercrombie & Fitch di chiudere il proprio mercato alle "persone grasse", proclamando la presenza nei loro negozi solo di "ragazzi fighi". Ebbene, dopo questa notizia e a seguito di un calo di vendite pari al 30% dei profitti, il noto marchio di moda ha preso una drastica posizione nella direzione opposta. Aprirà il suo mercato alle taglie plus-size e "concederà" le sue creazioni anche alla taglie al di sopra della 40/42.  A quanto pare le svariate manifestazioni di dissenso, provenienti dal mondo dello spettacolo (del quale citiamo solo alcuni nomi eminenti: ) e quelle provenienti dalla fetta di potenziali acquirenti emarginati (come la lettera di una ex ragazza grassa al ceo di Abercrombie), hanno contribuito a sollevare una questione che, senza ombra di dubbio, non era solo legata ad un cartellino esposto su una gruccia.

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