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Vittime di stupro: arriva il test della saliva per capire se è stata somministrata droga

La maggior parte delle volte in cui si verifica uno stupro, le vittime vengono stordite e drogate e di conseguenza scambiate per ubriache. Oggi, arriva il test capace di rivelare la presenza di sostanze chimiche nell’organismo attraverso la semplice analisi della saliva di una persona.
A cura di Valeria Paglionico
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Sono moltissimi i casi di stupro che si verificano ogni giorno e nella maggior parte dei casi le vittime vengono drogate o avvelenate, così da essere scambiate per ubriache in momenti tanto tremendi. Oggi, potrebbe esserci una svolta in campo scientifico. Una ricerca condotta presso la Loughborough University e l'Università di Cordoba in Spagna hanno dato vita ad un test che, attraverso l’analisi della saliva, potrebbe aiutare il personale medico ad identificare quale farmaco o droga è stata utilizzata sulle vittime di abusi. Solitamente viene utilizzato il Ghb, la sostanza stupefacente inserita nei drink che stordisce completamente le persone dopo pochi sorsi, rendendole disarmate di fronte ad uno stupro.

I ricercatori dicono che il nuovo metodo riesce a raggiungere delle diagnosi precise in poco tempo e in modo semplice, analizzando le tracce di droga e di composti chimici presenti nella saliva di una persona. Il test potrebbe essere utilizzato nei reparti di pronto soccorso per fare uno screening preventivo dei pazienti, permettendo così di dare priorità a quelli in condizioni più gravi piuttosto che a quelli che sono semplicemente ubriachi e che hanno fatto delle scelte sbagliate a causa dell'alcol.

Il professor Paul Thomas, uno dei principali creatori del test, ha dichiarato: “Potrebbe essere uno strumento diagnostico vitale, rileva quando i pazienti sono più che ubriachi. Molte persone che si presentano al pronto soccorso, soprattutto nel fine settimana, non sono vittime di stupro, ma hanno semplicemente dei problemi con l’alcol”. Presto, il test comincerà ad essere sperimentato negli ospedali americani, per il futuro si spera di creare delle idee sempre più innovative, che possano dare gli stessi risultati attraverso l’analisi del respiro o della pelle.

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