Valeria Angione, dal teatro a Instagram: “È giusto quando ti trovi perso ripartire da te stessa”
Dal teatro ai social: l'avventura di Valeria Angione è cominciata proprio quando si è resa conto di riuscire più a esprimersi come voleva. Da qui, l'idea di aprire una pagina Facebook e di realizzare dei video, che hanno riscosso sempre più successo rendendola uno dei volti più amati soprattutto dal pubblico più giovane. I primi erano dedicati alla vita universitaria: all'epoca era iscritta alla facoltà di Economia e Commercio all'Università Federico II di Napoli, la sua città. "Mi aiutavano a stare meglio durante le sessioni d'esame" ha confidato a Fanpage.it rispondendo alle domande che gli utenti rivolgono a Google sul suo conto, sia in merito alla vita privata che a quella professionale.
Valeria Angione, attrice sin da bambina
Su Instagram e Facebook Valeria Angione ha trovato un modo per esprimersi al meglio, per esprimere quella creatività che l'ha sempre caratterizzata son da bambina. A Fanpage.it ha ricordato un episodio della sua infanzia: "Sono sempre stata super creativa. Ho dei video in cui con i miei cugini facevamo dei piccoli spettacoli a casa di mio zio e io facevo la regista a 10 anni". Il mondo della recitazione l'ha sempre affascinata, difatti ha cominciato molto presto a fare casting per cimentarsi come attrice. Uno dei primi è stato quello per Un posto al Sole: "Ovviamente non mi presero, però questa è la storia della mia vita" ha ironizzato. A 11 anni c'è stato il primo spettacolo a teatro, con la compagnia Di Maurizio Casagrande: "Da lì in poi mi sono appassionata al mondo del teatro. Dopo un paio d'anni iniziai a studiare recitazione. Ho sempre voluto fare l'attrice, da quando ero piccolina. Ho studiato tanto per diventarlo, non ci sono riuscita dalla porta principale come ho detto più volte".
Una vita tutta in parodia
Della creatività, dell'ironia e dell'espressività Valeria Angione ha fatto la sua fortuna. Molti si ricordano di lei per una partecipazione a Forum: "È diventata iconica una delle mie scene lì, sapete quella faccia…". Quelle stesse i follower le apprezzano nei suoi video, dei format da lei ideati anche prendendo spunto dall'attualità. Persino sul lockdown e sui DPCM è riuscita a sdrammatizzare a modo suo: "Nessuno li capiva e io mi sono inventata un modo. Li studiavo sul sito del Ministero della Salute e ci scrivevo un video, cercando di fare ironia su un argomento così delicato". Tra le rubriche più apprezzate c'è anche quella che ha per protagonista Giulia De Lellis: "È prendere in giro le influencer, le fashion blogger per alcuni strafalcioni, senza andare mai troppo sulla cattiveria. Sono riuscita a trovare una mia linea che spero non abbia mai offeso nessuno. Uno dei più virali è stato proprio su Giulia che però l'ha apprezzato". E che dire dei video su Twilight in cui "Faccio la deficiente con Bella Swan e sulle Winx: "Faccio anche video sulle Winx e ho 26 anni. Le Winx sono parte della nostra adolescenza, in qualche modo ci hanno unito. Quando ero piccolina alle elementari io ero Tecna per le mie amichette perché ero un po' esclusa, sempre la più piccola della classe. Per avere 8 anni era una tragedia!"
Oggi Valeria è molto soddisfatta della sua vita professionale. Instagram è la piattaforma che le sta dando maggiori soddisfazioni, è diventata il suo lavoro. Ma le cose vanno molto bene anche dal punto di vista sentimentale, difatti molti interrogano Google circa la presenza o meno di un fidanzato: ebbene sì, c'è un amore nella sua vita. Si chiama Luca ed è il suo ragazzo da 3 anni: "Ci amiamo tanto, la nostra storia è molto bella".
Il consiglio di Valeria Angione: Riparti da te(cna)
Riparti da te(cna) è il titolo del primo libro di Valeria Angione: uscirà il 5 ottobre. Affinché leggendolo le persone potessero riconoscersi e riconoscere la propria storia ha pensato a una struttura ben precisa: "Ogni capitolo ha un argomento, un tema e a ogni tema ho accostato una mia storia. Credo che in qualche modo chi lo leggerà si troverà preso, perché racconterò le loro storie in qualche modo". Per questi motivi, il primo titolo che aveva pensato era stato È sempre la stessa storia, ma poi ci ha ripensato: "Perché è giusto, quando ti trovi perso, ripartire da te stesso sempre, dal tuo io bimbo".