Valentino, l’imperatore del Made in Italy che ha vestito dive del cinema e First Lady
In sessant'anni di carriera ha vestito Jackie Kennedy, Liz Taylor, principesse e innumerevoli dive del cinema: non poteva mancare Valentino Garavani tra i designer che compaiono nella serie tv Made in Italy, prodotta da Taodue e The Family e trasmessa ogni mercoledì in prima serata su Canale 5. Il leggendario stilista in realtà non compare mai nello show: nell'episodio a lui dedicato si rifiuta di ricevere le giornaliste che hanno organizzato un servizio fotografico a Roma, dedicato ai suoi celebri abiti rossi. Cogliamo però alcuni segni distintivi dell'ultimo "imperatore" della moda, come viene soprannominato: il mito, l'aura di divisimo, lo sconfinato amore per i suoi cani carlini e ovviamente gli abiti che ne hanno fatto un'icona mondiale di eleganza.
La storia di Valentino e l'incontro con Giancarlo Giammetti
Il destino di Valentino Clemente Garavani era praticamente segnato: quando era solo un bambino a Voghera già sognava il mondo sfavillante della moda. Prima gli studi a Milano, poi l'apprendistato a Parigi nell'atelier di Guy Laroche. Negli anni Cinquanta è tornato in Italia, a Roma, come assistente di Emilio Schuberth, il sarto delle dive. Era l'epoca della Dolce Vita: Roma veniva chiamata la "Hollywood sul Tevere" e in via Veneto passeggiavano attrici, celebrità, principesse. Proprio in via Veneto Valentino ha incontrato Giancarlo Giammetti, compagno nella vita e sul lavoro, uno dei primi a investire nel suo marchio. A Giammetti spettava la parte finanziaria, a Garavani la parte creativa. La consacrazione al successo è arrivata con una celebre sfilata al Pitti del 1962: da quel momento Valentino è stato uno degli stilisti più richiesti al mondo. Scherzando (ma non troppo) ha detto che il segreto del suo successo è stato capire cosa volevano le donne: "Essere bellissime".
Da Liz Taylor a Jackie Kennedy: tutte le dive in Valentino
Valentino ha conquistato il mondo della moda con un'idea di eleganza assoluta che nei suoi abiti si esprime attraverso tessuti ricercati e dettagli sofisticati, curati dalle mani esperte delle sue sarte. Jackie Kennedy indossò un abito Valentino per il suo matrimonio con Onassis, Liz Taylor fece lo stesso per le sue ottave nozze. Per non parlare poi di tutte le attrici che hanno scelto Valentino per la notte degli Oscar, da Julia Roberts a Cate Blanchett. Il suo nome è legato al celebre rosso, colore feticcio delle sue collezioni: l'ispirazione è arrivata da una Carmen vista a teatro a Barcellona, i cui costumi rossi spiccavano sul palco come gerani. MaValentino ha legato il suo nome anche ai look total white, agli abiti di ispirazione artistica e i motivi floreali.
Alle passerelle milanesi Valentino ha sempre preferito quelle parigine: in Francia ha ricevuto la Legion d'Onore mentre in Italia è stato nominato Cavaliere del lavoro. Nel 2007 l'addio all'azienda, ma mai alla moda: ha continuato a disegnare, soprattutto i costumi per l'opera, una delle sue grandi passioni. Perfettamente consapevole del suo ruolo, Valentino ha preso in prestito diverse volte le parole del Re Sole per parlare del vuoto che lascerà nel mondo della moda: "Dopo di me, il diluvio".