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Trucchi per superare l’inverno e vivere felici

Elenchiamo i principali, piccoli problemi legati all’arrivo della stagione fredda. Dalle influenze, al cattivo tempo, passando ovviamente per la temperatura domestica, mai sufficientemente stabile.
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A cura di Redazione Donna
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L’inverno sta per arrivare, impietoso come ogni anno con il suo carico di freddo e di piogge. Nonostante a questa stagione si associno anche la bellezza dei paesaggi innevati e le ferie natalizie, nella vita di tutti i giorni questa stagione vuol dire soprattutto una serie di piccole complicazioni che, strano a dirsi, ogni anno ci colgono impreparati. Per questo motivo raccogliamo di seguito i grattacapi causati dall’inverno che potremmo risolvere con un po’ di accortezza.

Influenze

Raffreddori e febbri danno il bentornato dalla vacanze estive a molti italiani. L’autunno, con la sua instabilità climatica, ci introduce alla stagione delle influenze vere e proprie, quelle che “infestano” l’inverno. I consigli che i medici propongono di anno in anno sono sempre gli stessi e conviene ripassarli, ma – soprattutto – seguirli, una buona volte per tutte. Allora è bene ricordare che, oltre ad “incappottarsi”, può essere d’aiuto: 1) fare una cura di vitamine o semplicemente riempire la dieta di frutta e verdura; 2) mantenere gli ambienti umidi al punto giusto; 3) lavarsi spesso le mani; 4) fumare il meno possibile; 5)evitare sbalzi di temperatura e 6) seguire il parere del medico curante per eventuali vaccinazioni.

Aria secca

L’errore tipico di chi torna a casa di ritorno dal lavoro o da scuola è alzare molto la temperatura dei riscaldamenti per rendere l’ambiente confortevole nel minor tempo possibile. Le conseguenze negative sono due: escursione termica troppo alta rispetto all’esterno e secchezza dell’aria. In particolare quest’ultima caratteristica fa sì che ci si ammali proprio quando – caldi, caldi in casa propria – si pensa di essere maggiormente al sicuro dai virus. E invece no, perché questi microorganismi sopravvivono più a lungo quanto più l’aria è secca. Gli umidificatori risolvono solo parzialmente il problema, poiché l’evaporazione non sempre è proporzionata alla dimensione dell’ambiente e la stessa qualità dell’acqua potrebbe essere inficiata dalla crescita di muffe e agenti patogeni che prolificano nei serbatoi. Insomma, la soluzione migliore è far circolare di tanto in aria dall’esterno, sfruttando al meglio le ore meno freddo della giornata, e rendere stabile la temperatura di casa…

Che freddo!

Quanto suddetto ci porta al problema dei problemi: sentire freddo in casa. Spesso si cerca di resistere il più a lungo prima di avviare il sistema di riscaldamento con l’obiettivo di risparmiare. Tuttavia, riducendo le ore di funzionamento della caldaia, non equivale sempre a risparmiare in bolletta. E’ meglio riscaldare casa in più tempo, evitando bruschi riscaldamenti che oltre a far lavorare la caldaia ad efficienza più bassa, creano anche discomfort in casa. Il segreto del risparmio è la smart home, ossia l’insieme di tecnologie che permette di “controllare” gli elettrodomestici a distanza, assicurando allo stesso tempo comfort e risparmio. Un esempio su tutti è dato dalla caldaie a condensazione della gamma One di Ariston (Clas One, Genius One Net e Alteas One Net) che permettono il controllo a distanza attraverso app. In questo modo il consumatore può decidere quando accendere la caldaia e quando spegnerla anche se si trova in un’altra città. Associato poi con termostato Cube e sonda wireless l’elettrodomestico termoregola l’ambiente domestico.

La pioggia

Di per sé non sarebbe nemmeno questo grande problema, se non fosse che poi ci costringere a lavorare bagnati e infreddoliti. E di suggerimento non è che se ne possono dare di nuovi, sebbene siano pochi ad attuarli tutti contemporaneamente: 1) controllare il meteo prima di uscire di casa e approssimate le previsioni per “difetto” (forse piove? No, pioverà); 2) portate sempre un ombrello nella borsa, 3) aggiungete un K-Way da battaglia: economico e poco ingombrante.

Il traffico

Se una città ha il problema della mobilità, lo avrà sempre. Tuttavia con la pioggia i servizi sembrano peggiorare, anche se in realtà circola il doppio degli autobus rispetto ai mesi estivi. Il problema è dato proprio dalla pioggia e dalla tendenza ad affidarsi all’auto quando il colonnello delle previsioni meteo si mostra titubante rispetto al destino dei nostri cieli (e nostro, sotto di loro). La soluzione? Dipende da caso in caso, in particolare da quanta strada percorrete quotidianamente e quali e quanti mezzi dovete prendere per arrivare in ufficio o a scuola. Ciononostante vale la pena invitare il lettore ad uno sforzo di immaginazione e valutare seriamente la possibilità di acquistare una bici pieghevole, un monopattino elettrico o un segway. Vi sentite ridicoli? Immaginatevi bloccati in auto. Vi sembra uno spreco di soldi? Pensate alla benzina, all’assicurazione, all’abbonamento. Potreste risolvere un problema non da poco, una volta e per sempre.

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