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Troppi vestiti in discarica, arrivano i jeans compostabili: il denim che si biodegrada in 6 mesi

La moda è sempre più attenta al tema della sostenibilità ambientale e sta sperimentando nuovi materiali cruelty free e riciclabili. L’ultima novità sono i jeans biodegradabili: pantaloni realizzati con filati vegetali senza l’uso di plastiche né componenti a base di petrolio: una tecnologia brevettata in Italia che ha conquistato i grandi marchi.
A cura di Beatrice Manca
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La moda è una delle industrie più inquinanti al mondo: utilizza suolo e prodotti chimici in grandi quantità, oltre a navi e aerei che spediscono le merci in ogni angolo del globo. Per produrre una semplice t-shirt servono migliaia di litri d'acqua, per non parlare di un paio di jeans. Adesso però le cose stanno cambiando: moltissimi brand stanno sperimentando nuovi tessuti e materiali ottenuti da fibre riciclate oppure cruelty free, come le alternative alla pelle e alla pelliccia. L'ultima novità sono i jeans biodegradabili: pantaloni realizzati con filati vegetali senza l'uso di plastiche né componenti a base di petrolio. Una tecnologia tutta italiana: l'innovativo tessuto è stato brevettato da Candiani e utilizzato già da Stella McCartney e Diesel.

Com'è fatto il denim compostabile

Il tessuto biodegradabile che promette di cambiare il mondo del denim si chiama Coreva Stretch ed è una tecnologia sviluppata dall'azienda Candiani Denim: un filato vegetale a base di gomma naturale per eliminare i derivati dal petrolio. Il tessuto è realizzato dal cotone avvolto attorno a un’anima di gomma naturale, in modo da essere comodo, traspirante ed elastico. Il risultato è un filato completamente privo di plastica, spiega l'azienda sul sito, quindi biodegradabile e compostabile. Se il nuovo tessuto si dimostrerà all'altezza delle aspettative e dimostrerà di piacere al pubblico potrebbe essere una rivoluzione, considerando che le discariche traboccano di vestiti usati (poco) e gettati via. Il marchio sul sito sottolinea inoltre questa nuova tecnologia è prodotta in un ambiente sicuro e privo di sostanze tossiche e che a differenza dei normali jeans si biodegrada in sei mesi senza rilasciare microplastiche.

I nuovi jeans Diesel sono biodegradabili

La prima casa di moda a collaborare con Candiani è stata Stella McCartney, da sempre impegnata nella sostenibilità ambientale: nel maggio del 2020 ha lanciato la sua prima collezione di jeans biodegradabili della storia insieme a Candiani. Ora è la volta di Diesel, che ha lanciato una linea di capi – giacche e jeans – in denim ecologico, realizzato con il filato biodegradabile Coreva, cotone biologico Relast e un tessuto di elastan riciclato. Prezzi? Circa 250 euro per i jeans, 395 per le giacche. Sopra gli attuali standard di mercato, certo, ma i consumatori più giovani hanno dimostrato di avere molto a cuore la salvaguardia del pianeta. Saranno i jeans del futuro?

I jeans bio di Diesel, foto dal sito
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