Tacchi alti: più di 100mila donne soffrono di problemi ai piedi e alle caviglie
I tacchi alti sono amatissimi dalle donne che curano nei minimi dettagli il loro look. Sono capaci di aggiungere un tocco di sensualità ad ogni outfit, sono eleganti e fanno impazzire gli uomini, anche se mettono a dura prova i piedi. Non di rado infatti provocano vesciche, gonfiori e nei casi peggiori anche slogature e stiramenti. Uno studio condotto presso l’University of Alabama ha analizzato quali sono i reali rischi che si corrono quando si indossano dei tacchi vertiginosi.
La ricerca si basa sui dati relativi agli incidenti provocati dall’uso delle scarpe alte, raccolti in alcuni pronto soccorso americani dal 2002 al 2012. In undici anni, si sono contate 123.355 donne americane che, mentre indossavano i tacchi alti, hanno danneggiato la loro salute con lesioni alle caviglie o ai piedi. Ad essere più colpite da problemi del genere sono le giovani tra i 20 e i 29 anni. A dispetto di quanto ci si potrebbe aspettare, la maggior parte degli incidenti si sono verificati in casa e non in discoteca o durante un’uscita serale.
Le statistiche dimostrano che, indossando dei tacchi di 10 centimetri almeno 3 volte a settimana, a lungo andare gli effetti sulla salute possono essere devastanti. Metatarsalgie, alluce valgo, neuroma di Morton, riduzione della motilità dell’articolazione sono solo alcuni dei possibili problemi. Il motivo per cui le scarpe alte fanno così male è semplice: la base di appoggio è ridotta e di conseguenza è molto facile avere dei traumi distorsivi mentre si cammina. Si dice che “Chi bella vuole apparire un po’ deve soffrire”, ma con i tacchi 12 non si parla solo di piccoli fastidi ma di veri e propri problemi di salute. Sarebbe bene pensarci due volte su prima di indossarli.