Strisce del dentifricio, a cosa servono e perché non si mischiano mai
Vi è mai capitato di fare attenzione agli oggetti e ai prodotti che usate quotidianamente, notando dei particolari originalissimi nel loro funzionamento? Spesso ce ne serviamo in maniera meccanica ma, nel momento in cui notiamo alcuni dettagli, è impossibile non farsi qualche domanda. È il caso dei buchi sui lati delle All Star o del taschino laterale dei jeans, entrambi progettati per degli scopi ben precisi che quasi nessuno conosce. Ora ad aggiungersi alla lista sono le strisce del dentifricio. In quanti si sono chiesti il motivo per cui la pasta che fuoriesce dal tubetto è di tre colori? Ognuno di loro ha un'azione particolare sui denti e sull'igiene orale ma la cosa insolita è che quei tre diversi prodotti non si mischiano mai, dando vita a delle strisce perfette anche quando il tubo viene "martoriato" dai continui utilizzi.
Non si tratta di una magia o di un complesso effetto fisico, il tubetto viene progettato in modo tale da essere diviso in tre parti al suo interno, avendo dunque anche tre fori all'altezza del beccuccio. È da qui che poi fuoriesce il dentifricio perfettamente diviso in strisce. Perché, però, queste ultime non si mischiano neppure quando sono sullo spazzolino? I diversi prodotti hanno la stessa consistenza, la stessa dimensione radiale ed escono alla stessa velocità ed è proprio per questo che rimangono separati. Insomma gli oggetti di uso comune non vengono progettati a caso, nascondono dei particolari originali e insoliti che solo in pochi immaginerebbero. Quale sarà il prossimo prodotto che desterà la vostra curiosità in casa?