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Stefano Ferri, indossa solo tacchi e gonne: “Gli abiti non hanno sesso, glielo attribuiamo noi”

Stefano Ferri è un crossdresser. Ha abbandonato il power look maschile a vantaggio di tacchi e gonne, che lo fanno finalmente sentire se stesso, a proprio agio.
A cura di Giusy Dente
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in foto: Stefano Ferri
in foto: Stefano Ferri

Stefano e Stefania sono le due anime della stessa persona e l'uno non potrebbe esistere senza l'altra. Stefano, però, ci ha messo molto tempo ad accettare la presenza di Stefania dentro di sé e a darle corpo o meglio dei vestiti. Difatti è proprio con l'abbigliamento che quella parte trova ragion d'essere. Sin da bambino Stefano provava una forte attrazione per gli abiti femminili, attrazione che ha sempre represso e messo a tacere, fino all'età adulta. Più forte era quell'obbligo sociale che lo voleva a tutti i costi in giacca e cravatta. Quando non è riuscito a contenere quel magma che gli ribolliva dentro, gli ha dato espressione. Ha cominciato a includere nel suo armadio gonne e tacchi, ha poi fatto ricorso all'aiuto di un terapeuta per completare il suo percorso e ormai è da circa 13 anni che veste esclusivamente con capi convenzionalmente considerati da donna. A Fanpage.it ha raccontato quei lunghi anni di sofferenza in cui ha cercato di omologarsi a ciò che gli altri si aspettavano da lui, per poi appropriarsi finalmente di sé e abbracciare la sua vera essenza, indossando gli abiti dell'altro sesso.

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Essere un crossdresser

"Diventare crossdresser per un uomo, che è prigioniero del power look (cioè giacca e cravatta), è un processo estremamente complesso. Io ci ho messo 14 anni": racconta così Stefano Ferri il suo totale abbandono di abiti maschili a vantaggio di tacchi e gonne. Oggi il suo guardaroba è interamente composto da capi femminili, ma arrivarci è stato difficile, è stato un processo pieno di sofferenza, anche perché cominciato in un periodo storico molto diverso da quello di oggi. Complici anche i social e Internet, le nuove generazioni sono più aperte nei confronti di quella ‘diversità' che in passato non era per niente accettabile e ammissibile. Anche per questo Stefano aveva rinunciato a esprimere se stesso, aveva represso la sua parte femminile, omologandosi a ciò che la società voleva da lui.

Stefano Ferri, Instagram @stefanoferri_writer
Stefano Ferri, Instagram @stefanoferri_writer

"Stefano non fare cretinate. Devi metterti giacca e cravatta come tutti gli uomini" si imponeva. Ha poi cominciato in età adulta ad adottare un abbigliamento da "uomo creativo", come lo ha definito lui stesso a Fanpage.it: "Mettevo addosso cose da uomo, ma un pochino strane: giacche broccate, damascate, camicie in organza trasparenti". Poi c'è stato il definitivo passaggio a crossdresser: "Tutti noi siamo psicologicamente un po' maschi e un po' femmine. Questo è il mio personalissimo modo di unire la mia parte maschile a quella femminile. Ognuno deve trovare il suo mix e viverlo, perché è quella la chiave d'accesso alla felicità".

Stefano Ferri, Instagram @stefanoferri_writer
Stefano Ferri, Instagram @stefanoferri_writer

Amore e accettazione, la chiave per la felicità

"Quando feci questo salto dovetti stravolgere la mia vita professionale" ricorda Stefano Ferri. Il peso che portava dentro, il non riuscire ad esprimersi come realmente avrebbe voluto per anni lo ha condizionato molto anche sul lavoro, oltre che nel privato. Ma in entrambi i casi, è stato accettarsi e capirsi la chiave risolutiva: "Nessuno va avanti nella vita fin quando non trova veramente la cosa per cui è nato" ha spiegato. Questo in effetti vale su tutti e due i fronti. Dal punto di vista lavorativo, è stato proprio grazie ai suoi nuovi abiti che è riuscito a trovare la sua vera vocazione e oggi è un pr e consulente in comunicazione. Dal punto di vista personale, l'amore di Licia è stato decisivo. Lei è la donna che gli sta accanto da quando era ancora nella prima fase, quella degli abiti ‘strani': "Anche lei ha dovuto superare lo stigma sociale. Ci ha messo 10 anni, mentre io ce ne ho messi 27 per accettare me stesso. E credo che questi 10 anni siano stati la sua grande dichiarazione d'amore". La coppia ha una figlia di quasi 13 anni, che ha sempre visto suo padre unicamente con abiti da donna, sin da quando è uscita dal grembo materno: le hanno insegnato che ognuno è libero di vestirsi come vuole, purché sia a proprio agio e soprattutto felice.

in foto: Stefano Ferri
in foto: Stefano Ferri

Vestitevi come volete!

Per Stefano Ferri è del tutto naturale fare ciò che fa: indossa ciò che lo mette a proprio agio come facciamo tutti nel nostro quotidiano. Il suo non è un messaggio politico, non è una rivoluzione sociale, non è un atto di ribellione: è un essere coerente a se stesso, finalmente e dopo tanta sofferenza. E questa coerenza non vale di meno, rispetto a quella di un uomo che sta bene in giacca e cravatta e che non indosserebbe mai una gonna: hanno pari dignità. Lui di questo è convinto: "Gli abiti non hanno sesso, glielo attribuiamo noi ed è una convenzione. L'errore più grande che si può fare è delegittimare uno come me perché la maggioranza degli uomini non si troverebbe a proprio agio nei miei panni. Vestitevi come volete, dovete stare a vostro agio".

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