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Sogliole, balene e la prova costume

L’estate è alle porte e puntuale arriva la prova costume. E se anziché lamentarci dei chili di troppo o delle curve inesistenti imparassimo ad amare il nostro corpo per le emozioni che ci regala?
A cura di Daniela Seclì
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Il sole cocente degli ultimi giorni non lascia dubbi. Si sente già nell’aria il profumo dell’estate. Sta arrivando una nuova calda stagione pronta a regalarci tanto relax, ricordi indelebili e emozioni a non finire. Prima però c’è da affrontare la fatidica prova costume. Iniziano i lunghi sospiri dinanzi allo specchio. Donne troppo magre che vorrebbero qualche curva in più e donne in carne che si maledicono per non essersi messe a dieta. Così il sogno di una spiaggia dorata e di nuove conquiste lascia il posto al pensiero di sguardi dall’alto in basso e di sconosciuti che puntano il dito sui nostri difetti. Essere considerate poco avvenenti perché il proprio aspetto non si adegua alla moda del momento può causare una profonda umiliazione.

E’ capitato a tutti di ricevere frecciatine al vetriolo sul proprio fisico. Risultato? Donne bassine che si arrampicano su tacchi vertiginosi, donne in carne ossessionate dal loro peso e a rischio depressione, donne filiformi alla ricerca spasmodica di un reggiseno che doni una taglia in più. Vale davvero la pena rovinarsi la vita con l’ossessione del corpo? Il nostro corpo non è un blocco di marmo da scolpire a piacimento. Esclusi i tragici casi di disordini alimentari, che comportano un’eccessiva magrezza o un aumento considerevole del peso, per il resto parliamo di donne in salute. Esiste un’ereditarietà del corpo. Si è alti, bassi, magri o grassi perché chi ci ha preceduto aveva quelle caratteristiche. Se per bagaglio genetico non potremo mai mirare ad avere una taglia 42, perché non essere orgogliose della nostra taglia 50? Prendercela con la nostra costituzione fisica è come offendere i nostri avi. Non ha senso privarsi di fianchi morbidi e accoglienti o di un fisico snello ed elegante solo per il timore di essere derisi per il nostro aspetto. Perché non provare ad essere felici semplicemente per il fatto di essere sani?

Il compito del corpo non è quello di sfoggiare un costume o di lasciare che l’ultima creazione delle case di moda, cada perfettamente. Restituiamogli il potere che ha. Il corpo è un veicolo tra noi ed il mondo esterno. Ci permette di andare lontano, di emozionarci, custodisce i nostri ricordi, ci dona piacere, ci fa entrare in contatto con la pelle delle persone che amiamo. Apprezziamolo anche solo perché ci permette di avvertire il calore dei primi raggi di sole, la freschezza e l’impeto dell’acqua di mare, la sensazione della sabbia finissima sotto i piedi. Smettiamo di vederlo come un nemico, il limite alla nostra felicità, un’ossessione con cui confrontarci ogni giorno. Riconosciamo una grande verità: indipendentemente dalle misure, dalla statura e dalla forma, viviamo in un mondo che contempla tanti tipi di bellezza.

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