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Smette di usare i social per un mese e gli attacchi di panico scompaiono

I social hanno ormai invaso la nostra vita quotidiana ma in pochi sanno che il loro uso ossessivo può avere delle ripercussioni negative sulla salute. E’ proprio quanto capitato alla scrittrice Valerie Tejeda che ha deciso di rinunciare a Facebook, Instagram e Twitter per un mese.
A cura di Valeria Paglionico
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I social media dominano ormai la vita di tutti noi, tanto che per molti sarebbe impensabile passare più di 24 ore lontano da notifiche, messaggi e aggiornamenti. Anche se la cosa permette di comunicare con amici e persone care in modo semplice e in qualsiasi momento, ha anche delle conseguenze negative. Non solo la propria vita finisce “sotto i riflettori” dei followers, ma la voglia di apparire perfetti e brillanti diventa una tale ossessione da provocare degli attacchi di panico.

E’ proprio quanto capito alla scrittrice Valerie Tejeda che, due anni fa, ha lanciato il suo romanzo di esordio. In molti le hanno consigliato di cominciare a curare i suoi profili social per avere maggiore successo ma, mentre scorreva la bacheca di Instagram prima di andare a dormire, cosa che quasi tutti facciamo, è stata colpita da una terribile crisi di ansia. Dopo aver consultato un esperto, ha capito che era proprio l’eccessivo uso dei social a causarle quei problemi di salute. Valerie ha deciso dunque di prendersi una pausa da Snapchat, Facebook, Instagram e Twitter. Il primo giorno è stato durissimo ma con il passare delle ore “l’astinenza” è passata.

Una volta arrivata al quindicesimo giorno senza social si è sentita molto più tranquilla e ha cominciato a godersi maggiormente le relazioni sociali reali. Questa esperienza le ha insegnato che i social media devono essere presi con meno serietà: bisogna postare solo quello con cui realmente si esprime la propria personalità e non si devono seguire profili altrui in modo ossessivo. Solo in questo modo, la propria salute mentale può rimanere sotto controllo.

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