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Sindrome del super-genitore: cos’è e perché dare troppe attenzioni ai figli è dannoso

Vi sentite responsabili della felicità dei vostri figli, tanto da intervenire personalmente per prevenire delusioni e insoddisfazioni? Potreste soffrire della sindrome del “super-genitore”: ecco di cosa si tratta e quali sono i consigli per combatterla.
A cura di Valeria Paglionico
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Avete dei figli e fate di tutto per renderli felici, tanto da intervenire in prima persona per prevenire ogni tipo di loro insoddisfazione o delusione? Probabilmente avete la sindrome del "super-genitore", ovvero il disturbo che colpisce molti genitori che sono troppo devoti e concentrati sulla via degli eredi, finendo però per diventarne vittime, visto che i loro sforzi non vengono in alcun modo riconosciuti. Ecco cosa bisogna fare per correggere questo atteggiamento e, allo stesso tempo, per assicurare ai figli una vita serena.

Cos'è la sindrome del "super-genitore"?

Secondo un articolo pubblicato su Psychology Today a cura la docente universitaria Suzanne Degges-White, i super genitori sono quelli eccessivamente devoti, preoccupati e concentrati sui loro figli. Farebbero di tutto per loro, sono forti, efficienti, generosi, accoglienti ma la cosa crea dei piccoli effetti collaterali: finiscono infatti per diventare vittime dei loro bambini, che non si rendono conto di tutti gli sforzi che fanno per renderli felici. "Vi sentivate in colpa se dovevate restare una o due ore lontano da lui? Vostro figlio piangeva e voi vi sentivate inadeguate se non riuscivate a fermarlo? Vivevate le decisioni sull’accudimento con apprensione come se fare una scelta piuttosto che l’altra potesse determinare negativamente il futuro di vostro figlio?", sono le domande che la professoressa pone a tutte le mamme e i papà che temono di essere dei "super genitori". Il cosiddetto over-parenting, ovvero la sindrome dell'eccesso di cura, deriva da fatto che i padri e le madri si sentono responsabili della felicità dei figli ed è per questo che sono sempre in allerta per prevenire qualunque cosa che possa minare la loro soddisfazione e serenità. Da qui nasce il senso di colpa, non si riesce mai a fare e dare abbastanza, atteggiamento che non fa altro che trasformarsi in sovraccudimento.

Come combattere l'over-parenting

I genitori che vogliono combattere l'over-parenting devono capire che è inutile provare a essere una mamma o un papà perfetto, l'importante è essere buoni, cercando di abbassare le aspettative che si nutrono verso i figli, in maniera tale da sentirsi meno ansiosi e sfiniti. Quello che si fa per i bimbi non si trasforma automaticamente in amore, rispetto e gratitudine, soprattutto durante l'adolescenza, quando si va naturalmente alla ricerca della propria indipendenza. Certo, il lavoro dei genitori ha un valore educativo, affettivo ed emotivo unico ma è necessario non esagerare e non chiedere in modo ossessivo che gli sforzi fatti vengano riconosciuti. Il segreto, dunque, è non intervenire di continuo restando comunque a osservare, in maniera tale da capire se il figlio è capace di risolvere i problemi e di superare le delusioni da solo. Solo in questo modo lo si aiuterà a crescere e a diventare realmente autonomo nelle sue scelte.

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