Sempre più donne viaggiano da sole: sono le “solo traveller”
Avete mai sentito parlare dei “solo traveller”? Si tratta di persone che amano così tanto viaggiare in giro per il mondo che sono disposti a farlo anche da soli. Che si tratti di un viaggio di lavoro, di un seminario di travel coaching, di una vacanza all inclusive, non importa, i “solo traveller” non hanno paura di realizzare i loro sogni, di chiedere una camera singola o di fare in totale autonomia il check-in. Negli ultimi anni, il loro numero è aumentato in modo esponenziale e, incredibilmente, sono moltissime le donne che scelgono i viaggi “solitari”.
Secondo l’ultimo Visa Global Travel Intentions Study, precisamente il 58% dei “solo traveller” sono di sesso femminile e di solito preferiscono viaggi esotici, culturali o a stretto contatto con la natura. Viaggiare da sole, però, non è semplice, visto che bisogna avere la forza di distaccarsi da ogni tipo di legame e di riuscire a risolvere gli inconvenienti senza l’aiuto di un amico o di una persona cara. Il viaggio delle “solo traveller” si trasforma dunque in un vero e proprio percorso di crescita personale attraverso il quale si ritrova fiducia in se stesse e la propria indipendenza. I paesi più attrezzati per questo tipo di esperienze sono quelli del nord Europa e del Giappone, ad Amsterdam ad esempio ci sono ostelli per sole donne oppure l’Eenmaal, il primo one-person-restaurant al mondo che non fa sentire il commensale solo.
Insomma, quelle che hanno il desiderio o la necessità di viaggiare da sole non devono avere timore di sentirsi spaesate o abbandonate in un altro paese. In Italia, purtroppo, le solo traveller sono ancora poche, la percentuale delle donne che scelgono di viaggiare da sole è pari al 23%, ma rispetto agli anni scorsi è in costante aumento. Chissà se anche qui le donne che viaggiano da sole potranno essere viste presto come delle moderne “Thelma e Louise” e non più come delle “zitelle disperate”.