Semi di carvi: proprietà, utilizzi e controindicazioni
I semi di carvi provengono da una pianta erbacea, Carum carvi, conosciuta anche come cumino dei prati o cumino selvatico, in quanto sia la pianta che i semi sono simili a quelli del cumino, anche se i semi di carvi sono più piccoli e hanno un aroma più delicato. Il carvi è noto fin dall'antichità per le sue proprietà digestive, aiuta inoltre ad eliminare i gas in eccesso dall'intestino, ha proprietà carminative, antibatteriche e non solo. I semi di carvi si raccolgono in estate, hanno un sapore simile a quello dell'anice e vengono utilizzati sia a scopo curativo che in cucina per diverse preparazioni. Scopriamo allora le proprietà del carvi e come utilizzarlo.
Proprietà benefiche dei semi di carvi
I semi di carvi, dal punto di vista nutrizionale, contengono proteine, grassi e sono ricchi di fibra alimentare. Tra i sali minerali troviamo il sodio, il potassio, lo zinco, il rame, il ferro, il magnesio e il calcio, mentre tra le vitamine prevalgono la vitamina A, quelle del gruppo B, la vitamina C, E e i folati. Quasi tutte le proprietà terapeutiche e benefiche dei semi di carvi sono dovute agli oli essenziali in essi contenuti, come limonene e carvone. I semi di carvi sono conosciuti soprattutto per le loro proprietà digestive: favoriscono infatti i processi gastrici e stimolano anche l'appetito. Inoltre aiutano il ripristino della flora batterica intestinale e, grazie alla loro proprietà carminative, favoriscono l'eliminazione dei gas intestinali, sgonfiando la pancia. I semi di carvi hanno anche proprietà antibatteriche che preservano la salute dell'intestino combattendo le infezioni. Grazie ai vapori degli oli essenziali, questi preziosi semi sono utili anche all'apparato respiratorio grazie alla loro azione espettorante, utile in caso di tosse e raffreddore. Inoltre, la fibra alimentare di cui sono ricchi, diminuisce l'assorbimento di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, abbassandone il livello.
Semi di carvi: come utilizzarli e dose giornaliera consigliata
Della pianta del carvi si utilizzano le foglie, con cui si preparano insalate, zuppe e salse, le radici, che vengono bollite come le carote, ma soprattutto i semi: utilizzati principalmente nei paesi del nord Europa. Vengono utilizzati per aromatizzare il pane, ma anche nei formaggi, per donare sapore a carne e verdure, soprattutto crauti e cavolfiore. Con i semi di carvi si prepara anche un liquore, chiamato Kümmel, dal nome di questa spezia in tedesco.
Oltre che in cucina i semi di carvi vengono utilizzati anche a scopo terapeutico: la dose giornaliera consigliata va da un minimo di 1,5 grammi fino a un massimo di 6 grammi. Per i disturbi digestivi, ma anche per aumentare il flusso mestruale, potete preparare un infuso o decotto. Per la preparazione mettete 1 cucchiaino di semi di carvi tritati in una tazza di acqua bollente. Lasciate in infusione per 15 minuti, filtrate e bevete. Potete assumerne fino a 4 tazze al giorno. In caso di alitosi, potete utilizzare l'infuso per fare dei gargarismi, da eseguire anche più volte al giorno. Il decotto di semi di carvi può essere utilizzato anche per realizzare degli impacchi, soprattutto per guarire in fretta le emorrodi: applicate l'impacco tiepido per qualche minuto per provare immediato sollievo.
Controindicazioni
I semi di carvi, così come il loro olio essenziale, è controindicato per i bambini al di sotto dei 3 anni di età e per le donne in gravidanza. Prima di assumerli consultate il medico, soprattutto se assumete farmaci o se soffrite di qualche patologia.