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Se il tuo partner manda messaggi ambigui forse sei vittima di breadcrumbing

Risponde con ritardo ai messaggi, sparisce per mesi, poi ritorna e scompare di nuovo. Il breadcrumbing consiste proprio in questo, lasciare delle briciole al proprio partner, creare aspettative, illusioni, fare in modo l’altro si leghi a sé per poi fuggire. Lo psicologo Davide Algeri ci spiega come riconoscere un breadcrumber.
Intervista a Dott. Davide Algeri
Psicologo e psicoterapeuta
A cura di Francesca Parlato
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Ci siamo cascati tutti. Tutti noi abbiamo incontrato almeno una volta nella vita una persona sfuggente, che un giorno c'era e il giorno dopo no, che rispondeva ai nostri messaggi a monosillabi, che ci mandava messaggi ambigui, e che ovviamente ci ha fatto perdere la testa. Ora, siccome in inglese c'è un nome per tutto, sappiamo che chi si comporta in questo modo fa breadcrumbing. Questo termine vuol dire letteralmente "briciole di pane", e identifica chi all'interno di una relazione flirta senza mai sbilanciarsi o andare fino in fondo, fa credere a una persona che le interessa, fa nascere in lei una speranza con l'obiettivo di attirarla e legarla a sé. "Chi fa breadcrumbing utilizza una comunicazione ambivalente, che crea delle aspettative, delle fantasie, dei desideri, spargendo soltanto briciole di sé". ha spiegato a Fanpage.it lo psicologo e psicoterapeuta Davide Algeri.

Chi fa breadcrumbing è un narcisista

"Questo stile relazionale è tipico dei narcisisti e di chi ha poca sicurezza di sé – continua Algeri – Adottando questi comportamenti sfuggenti, ambigui, il breadcrumber, accrescerà la propria sicurezza, perché si sentirà desiderato e cercato". Chi lo subisce invece si ritroverà dopo aver ricevuto pochi e striminziti messaggi e a fare i conti con l'assenza dell'altro (se si è in cerca di conforto si consiglia il capitolo "L'assente" in "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes). "L'assenza spiazza: magari dopo un appuntamento o dopo un messaggio il breadcrumber sparisce, lasciando in bilico il partner. Si tratta a tutti gli effetti di una tecnica manipolatoria in grado di far accrescere il desiderio, le emozioni nella persona che la subisce".

Come riconoscere il breadcrumbing

È importante imparare a riconoscere il breadcrumbing, a volte infatti ci cadiamo dentro senza rendercene conto e iniziamo a vivere nell'attesa di ricevere queste briciole fatte di sms, messaggi su Whatsapp e like su Instagram. "La prima cosa che dobbiamo fare è cercare di capire come l'altro ci fa stare (questo vale in realtà per tutte le relazioni). Chiediamoci come ci sentiamo, se questo continuo saliscendi emotivo ci procura instabilità". Una volta chiarito questo con noi stessi possiamo provare a chiarire la nostra idea di relazione con l'altro. "Se ci rendiamo conto che non c'è costanza da parte della persona che stiamo frequentando, cerchiamo di mettere dei limiti e spiegare al nostro partner cosa stiamo cercando da una relazione, proviamo ad andare fino in fondo, e di superare le sue ambiguità". In questo caso il breadcrumber potrebbe continuare ad essere sfuggente o addirittura sparire (in quel caso ricadiamo in un'altra categoria di comportamento ovvero il ghosting). "Se continua ad essere ambiguo, se non risponde alle nostre domande allora sta adottando una tecnica manipolatoria". 

Il circolo vizioso del breadcrumbing

Se ci rendiamo conto di stare subendo breadcrumbing il consiglio è scappare a gambe levate da questa persona probabilmente narcisista, manipolatrice e insicura, che tenta soltanto di legarci a sé senza darci nulla in cambio. "Queste persone giocano a stare nell'ambiguità – spiega Algeri – A volte è un gioco seduttivo, molto spesso nato sui social, che però si tramuta in una dinamica all'interno della quale la persona rischia di rimanere incastrata. Spera di avere un futuro, investe tempo, energie, sentimenti in quella relazione che però di fatto non esiste, resta invischiata e dà vita a un vero e proprio circolo vizioso". Il breadcrumber gioca a tirare la corda, a tenere sul filo l'altra persona, costruisce false aspettative e quando il partner propone un incontro, un aperitivo o un caffè, sparisce, non si fa vedere o sentire per settimane e mesi e poi ritorna. "Per questo bisogna sempre partire da sé stessi e non dimenticare mai di chiedersi: come sto in questa relazione?".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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