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Scopre di avere un cancro terminale, dopo pochi anni anche il figlio piccolo si ammala

Gemma Edgar ha 33 anni e dopo la nascita del figlio Noah le è stato diagnosticato un cancro terminale al cervello. Pochi anni dopo ha scoperto che anche il figlio era malato e oggi, dopo aver vissuto un periodo straziante, vuole cercare di rendere la sua vita meravigliosa.
A cura di Valeria Paglionico
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Gemma Edgar è una donna di 33 anni, viene da Colchester, nell'Essex, e nel 2014 è diventata mamma del piccolo Noah. Nelle settimane successive alla nascita ha cominciato a soffrire di mal di testa atroci, addirittura non riusciva a muoversi senza vomitare. Ha dunque richiesto un consulto medico e, dopo aver fatto alcune scansioni al cervello, il risultato è stato drammatico: le è stato detto che si sarebbe dovuta sottoporre a un piccolo intervento per determinare esattamente la causa di quel disturbo.

Operata al Queen's Hospital di Romford, il chirurgo ha trovato un tumore al quarto stadio al cervello ma è riuscito a rimuoverne solo una parte. "Il cancro era troppo radicato intorno al cervello per poter essere eliminato. L'unica cosa che mi sollevava è che era capitato a me e non ai miei figli", ha spiegato Gemma. Nei mesi successivi si è sottoposta a delle radioterapie aggressive per evitare che il tumore si espandesse ma spesso soffriva di vuoti di memoria. Nonostante ciò, è stata felice di poter tenere ancora tra le braccia i suoi piccoli.

Un anno dopo, poi, si è ritrovata ancora di fronte a una tragedia che l'ha devastata: l'occhio destro di Noah è diventato gonfissimo e, in seguito ad alcuni controlli medici, è stato scoperto che si trattava di un tumore chiamato retinoblastoma. Quest'ultimo è stato rimosso con un'operazione ma la cosa peggiore è che la radioterapia ha lasciato il bimbo in pessime condizioni. Oggi sta lentamente migliorando e la mamma ha preso una importante decisione: farà il possibile per rendere vita del figlio meravigliosa, godendosi al massimo tutto il tempo che le rimane. La sua più grande speranza? Vederlo andare per la prima volta a scuola.

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