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San Valentino: 200 anni fa scriveva all’amata, battuta la lettera all’asta il 14 febbraio

Ha una storia e due nomi la lettera d’amore battuta all’asta il giorno di San Valentino e venduta per 1.300 sterline. Una dedica, racchiusa in cuore dorato e fiori dipinti a mano. Il cimelio racconta la storia di Miss Lydia Shafe e di Edmundus Burn e del loro lieto fine: un matrimonio e cinque figli.
A cura di Beatrice Barbato
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Una lettera d’amore, dipinta a mano e vecchia di 202 anni, integra e ancora vivace nei suoi colori, come se il tempo per lei si fosse fermato. Sarà stato questo il motivo che ha spinto un acquirente a volerla comprare all’asta di Hansons Auctioneers per 1.560 euro, proprio il giorno della festa di San Valentino. Spedita il 14 febbraio 1818, era indirizzata a una certa Miss L. Shafe, di White Row, Spitalfields, a est di Londra ed era intitolata “Un impegno affettuoso di attaccamento”. Nel testo, non firmato, si legge: «Da colui che al ritorno di un altro San Valentino, attende con piacere il momento in cui le sue speranze possono essere realizzate. E all'altare di Imene riceverà la mano accompagnata dal cuore di lei per il quale sente – non un amore selvaggio e romantico, che si attenua dopo una breve conoscenza – ma un affetto che il tempo aumenta piuttosto che far diminuire».

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L'innamorato

Su carta pieghevole, la lettera conserva la filigrana del produttore, Dobbs 1815, e la sua ceralacca rossa originale. Oltre al verso romantico, scritto all’interno di un cuore dorato, ha un bordo floreale in rilievo e una vivace cornice ad acquerello, sormontato da due colombe dorate e un cuore trafitto da frecce incrociate. È stata la 76enne Brenda Piper a voler dare un nome e un volto ai due innamorati, dopo aver visto la lettera e l'indirizzo sopra riportato. Segretaria in pensione, la signora Piper era certa che se avesse scoperto qualcosa di più sul loro conto, avrebbe dato più valore a quell’oggetto storico, messo all’asta inizialmente per 960 sterline e così è partita la sua ricerca amatoriale.

«Ho cercato il matrimonio di Miss L. Shafe e ho trovato Miss Lydia Shafe, che ha sposato Edmundus Burn nella chiesa di San Leonardo, a Shoreditch, il 28 dicembre 1819 – ha spiegato la signora Piper –  Edmundus era un cartolaio e rilegatore di libri di Birmingham, mentre Lydia era di Shoreditch a Londra. Sono andati a vivere a Brighton e hanno avuto cinque figli». Parole d’amore che hanno raggiunto il loro obiettivo, facendo breccia nel cuore della giovane londinese. Da vent’anni a questa parte era stato Gavin Littaur, di Londra, a conservare il cimelio, accuratamente riposto in un album per proteggerlo da fonti di luce nocive, e che ha deciso di metterlo all’asta per dimostrare quanto possa essere straordinario il potere di San Valentino.

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