Salute: test poco efficace per Papilloma Virus Umano, ricerca inglese

Abbiamo parlato più volte di questo problema che investe le donne, soprattutto in coloro che iniziano ad avere rapporti da giovanissime. Purtroppo la mancata attenzione di quest’ultime verso una patologia in netto aumento, non permette di prevenire i casi che vengono sottoposti ai medici già in condizioni gravi. Lo abbiamo conosciuto con l’acronimo Hpv (Papilloma Virus Umano). Poche le ragazze che si controllano prima dei 25 anni e pochi i ginecologi che lo richiedono per le loro pazienti o che, al massimo, lo consigliano.

Oggi una nuova notizia. Sembra che il test che dovrebbe diagnosticarlo, non sia abbastanza efficace. Milioni di donne al mondo accettano, anche se in tarda età, di effettuare il controllo. Pochi i casi che i medici hanno identificato come “potenziale” cancro alla cervice. Nel dramma la beffa. Prima non viene effettuata una campagna d’informazione efficace per la prevenzione. I dati statistici cominciano a salire positivamente verso i controlli e il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs) britannico diffonde la notizia che la positività del test non  è efficace a 360 gradi, in quanto non permette di stabilire lo sviluppo del tumore e non delinea la situazione effettiva della paziente.

La ricerca è stata effettuata su 4439 donne. Quest’ultime si sono sottoposte al test e 6 su 100 sono risultate positive. Meno della metà si ammala con gli anni. Si è abituati a spingere critiche verso la poca cura che le donne hanno verso se stesse, ci siamo sentite in colpa verso il nostro corpo quando la statistica ci ha posizionate molto in basso e a “scoppio ritardato” per la prevenzione di alcune patologie. Oggi la stessa sanità ha dimostrato la poca efficacia dei suoi test. Solo alcune regioni hanno esteso il vaccino alle quindicenni. Quale dovrebbe essere la strada giusta da seguire?

Roberta Santoro