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Roberto Cavalli si sposta a Milano, 100 dipendenti non accettano il trasferimento e si licenziano

È tempo di cambiamenti per la Maison Roberto Cavalli. Nelle ultime ore è stato annunciato che lascerà Firenze, a partire dal prossimo settembre trasferirà gli uffici e il quartier generale a Milano. Cento dipendenti, però, non hanno accettato il cambiamento e si sono licenziati.
A cura di Valeria Paglionico
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Roberto Cavalli ha un legame profondo con le sue origini toscane, è nato e cresciuto a Firenze ed è per questo che in più di 40 anni di storia dell'omonima Maison è rimasto sempre fedele alla città. Oggi, però, le cose sono cambiate e, nonostante le numerose proteste e manifestazioni dei dipendenti, ha deciso di fare un cambiamento drastico: si trasferirà a Milano. A partire dal prossimo settembre gli uffici e il quartier generale dell'azienda si sposteranno nel capoluogo lombardo, costringendo gli impiegati a piegarsi a questa rivoluzione repentina. La cosa che nessuno di loro si aspettava è che si sarebbero ritrovati di fronte un ultimatum: trasferimento entro la fine dell'estate o licenziamento.

A essere state coinvolte nell'operazione sono state 170 persone, di queste ben 100 hanno preferito rifiutare l'offerta, rassegnando le dimissioni perché incapaci di adeguarsi a una decisione così dura con tanta velocità. Da settembre non avranno più un lavoro ma, quanto meno, riceveranno una buonuscita corrispondente allo stipendio di 8 mesi e, in caso di elevata anzianità, di 11 mesi. I sindacati continuano a battersi con determinazione contro il provvedimento, anche se ritengono che si tratti di una decisione "pilotata". Considerando il fatto che solo 50 dipendenti si trasferiranno a Milano, la scelta della Maison sembra essere una mossa messa in atto per tagliare in modo drastico la forza lavoro con rapidità. Il motivo nascosto dietro la rivoluzione improvvisa dell'azienda? Implementare la forza commerciale del brand, sfruttando il ruolo di primo piano che la città lombarda occupa nel fashion system.

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