Rivoluzione da Lacoste: l’iconico coccodrillo viene sostituito da tigri e rinoceronti

Lacoste è la storica azienda fondata nel 1929 dal tennista francese Renè Lacoste, diventata famosa per le sue polo e i suoi abiti sportivi, tutti decorati con l'iconico coccodrillo. Da oggi, però, l'animaletto verde applicato sul petto di tutte le magliette potrebbe scomparire, mettendo fine a un'epoca. La cosa di moda, infatti, intende sostenere un'iniziativa di beneficenza che vuole proteggere le specie in vie d'estinzione.

Perché Lacoste rinuncia al coccodrillo verde?

Lacoste ha deciso di rinunciare al suo iconico coccodrillo verde, considerato il simbolo della Maison, per sostenere l'organizzazione benefica "Save Our Spacies", che intende difendere le specie in via d'estinzione. L'idea è venuta allo stilista portoghese Felipe Oliveira Baptista, che ha pensato bene di lanciare una limited edition di magliette polo. Non avranno più il famoso coccodrillo sul petto ma altri 10 animali ad alto rischio come la tigre di Sumatra o il rinoceronte di Giava. Le magliette della collezione saranno bianche come quelle tradizionali ma con un logo differente.

Sono state messe in vendita al costo di 150 euro l'una a partire dal primo giorno della Paris Fashion Week ma, essendone state prodotte solo  1.775, sono già quasi terminate. Il numero limitato non è stato scelto per caso, Lacoste ha voluto fare riferimento alla reale quantità di esemplari delle specie in via d'estinzione ancora presenti in natura. La cosa particolare è che il coccodrillo non è scomparso: per non snaturare l'icona del brand, quest'ultimo appare in piccolo sotto il colletto sul lato delle magliette. Insomma, Lacoste non ha rinunciato per sempre al suo coccodrillo, si tratta solo di un'iniziativa speciale e limitata.