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Rihanna contro Topshop: il marchio costretto a pagare 3 milioni di multa

Si conclude la controversia legale tra Topshop e Rihanna. Il tribunale di Londra ha ritenuto colpevole il marchio low cost di aver indebitamente utilizzato l’immagine della popstar per creare una linea di T-shirt stampate.
A cura di Marco Casola
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Si conclude oggi la controversia legale tra Topshop e Rihanna. Il tribunale di Londra ha ritenuto colpevole il marchio low cost di aver indebitamente utilizzato l'immagine della popstar per creare una linea di T-shirt stampate. La condanna prevede che Topshop versi alla star un risarcimento di ben tre milioni di sterline. Rihanna vince dunque la querelle e porta a casa la somma milionaria, dopo aver fatto causa al marchio di proprietà di Arcadia Group Brands Ltd..

Tutto è iniziato quando Topshop, marchio inglese di successo, specializzato nella creazione di collezioni trendy a basso costo, ha lanciato le shirts "Rihanna tank", un modello bianco smanicato con il bel faccione della star stampato sul davanti. L'immagine era stata acquistata nel 2011 da un fotografo freelance che l'aveva scattata di durante le riprese di un video nell'Irlanda del Nord. Rihanna, ben lontana dal sentirsi lusiganta dopo il lancio del modello, inizialmente ha manifestato il suo dissenso, Topshop ha dunque modificato il nome della linea in "Icon tank", ma non è bastato. Riri è ricorsa agli avvocati portando la querelle in tribunale. I difensori del marchio hanno tentato di risolvere sottolineando che quella utilizzata era un'immagine "pubblica" della cantante, e dunque liberamente utilizzabile. Le giustificazioni non sono servite a nulla, Topshop dovrà pagare l'intera somma come risarcimento per aver danneggiato l'immagine della cantante.

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