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Riapertura dei parrucchieri, i prezzi sono aumentati ma non in tutti i saloni

I parrucchieri hanno riaperto dopo il lockdown ma devono seguire una serie di misure rigidissime che non fanno altro che ridurre la quantità di clienti giornalieri. Alcuni saloni hanno dovuto alzare i prezzi per fronteggiare le spese fisse ma in alcuni casi si è deciso di evitare dei cambiamenti tanto drastici.
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A cura di Valeria Paglionico
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L'Italia è uscita dal lockdown e i parrucchieri hanno potuto riaprire dopo essere rimasti chiusi per circa 2 mesi, naturalmente con l'obbligo di rispettare alcune precise misure di sicurezza. Sono molti i clienti che, ritrovandosi ad aver davvero bisogno dell'intervento di un professionista, nell'ultima hanno preso appuntamento e, pur di ritornare a vantare una chioma fluente e curatissima, sarebbero stati disposti a pagare qualsiasi prezzo. La cosa che tutti si chiedono, però, è: i prezzi sono davvero aumentati? L'Agenzia dei Consumatori ha raccolto una serie di segnalazioni da tutto il paese e ha scoperto che la risposta è sì. I listini sono stati leggermente modificati, i rincari riguarderebbero tutti i trattamenti, dallo shampoo alla messa in piega, fino ad arrivare al taglio e alle tinture.

I prezzi sono aumentati del 25%

Nelle grandi città in media un taglio è passato da 20 a 25 euro, dunque ci sarebbe stato un aumento del 25%, ma si sono raggiunti picchi di +66% a Milano, dove un taglio è arrivato a costare anche 25 euro piuttosto che 15. Il motivo di questi rincari? I saloni sono rimasti chiusi per due mesi, non vedendo alcun tipo di guadagno per tutto il lockdown. Ora il distanziamento sociale fa sì che il numero di clienti giornalieri sia limitato e non sempre con degli introiti tanto bassi si riescono a coprire senza sacrifici le spese fisse come bollette, affitto del locale e stipendi dei dipendenti. Tutto ciò obbligherebbe i gestori ad aumentare leggermente i prezzi, in maniera tale da poter vedere anche un minimo di guadagni a fine mese.

Molti parrucchieri non hanno modificato il listino

Non tutti i parrucchieri, però, hanno deciso di modificare il listino prezzi. In alcuni casi i prezzi sono rimasti gli stessi, così da non gravare sulle tasche dei clienti, che potrebbero essere ugualmente alle prese con un periodo di crisi economica. In questi casi, sono stati abbattuti i tempi morti, sono state favorite le consulenze preliminari tramite videochat, sono stati allungati gli orari di lavoro, nella speranza di aumentare le entrate giornaliere. Naturalmente ogni singolo salone può fare come meglio crede ma è chiaro che l'unica cosa che conta per far andare avanti un'attività simile è la soddisfazione dei clienti. In quanti abbandoneranno il proprio hairstylist di fiducia perché ha rincarati i prezzi di ogni singolo trattamento?

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