Raffaella Carrà, dai capelli ricci e castani al caschetto biondo: l’evoluzione di stile di un mito
Se pensiamo a Raffaella Carrà una delle prime cose che ci viene in mente è il suo iconico caschetto biondo: un look che ha segnato un'epoca e che è diventato nel tempo il suo tratto distintivo insieme alla sua energia e alle sue canzoni che ancora oggi restano hit indiscusse. Raffaella Carrà si è spenta a 78 anni ma il suo look non tramonterà mai: nel corso degli anni si è evoluto seguendo le tendenze dell'epoca fino a diventare iconico. Un look intramontabile ma mai uguale, passando dal vaporoso caschetto castano degli anni '60 fino al taglio geometrico e biondo ossigenato. Ecco la storia e l'evoluzione dei beauty look di Raffaella Carrà.
I capelli castani e il make up alla Sophia Loren
Non tutti lo sanno, ma Raffaella Carrà non era bionda naturale: i suoi capelli erano color mogano con dei riflessi ramati diventati però castani all'inizio della sua carriera. Negli anni '60 infatti la Raffa nazionale portava capelli lunghi fino alle spalle e con onde leggere, o ancora capelli bombati e vaporosi come la tendenza dell'epoca richiedeva. Il fil rouge del suo beauty look però è sempre stato il make up: l'attenzione è sempre stata concentrata sullo sguardo, reso intenso e magnetico da eye-liner, matite scure e kajal.
Negli anni '60 e '70 il suo make up rispecchiava i trend dell'epoca, proprio come i look indossati da Sophia Loren e Twiggy: ciglia esagerate, spesso finte, eye-liner che allungano l'occhio dandogli un taglio verso l'alto e matita bianca all'interno della rima ciliare per rendere lo sguardo ancora più aperto. Il make up focalizzato sullo sguardo sarà al centro dell'attenzione di ogni beauty look di Raffaella, dalle prime apparizioni in tv fino alle trasmissioni televisive per arrivare poi al palco dell'Ariston.
Il cambio look con il caschetto biondo
L'iconico caschetto biondo di Raffaella Carrà non arrivò come un fulmine a ciel sereno ma fu un cambiamento graduale. Lei che naturalmente era mora e riccia stravolse prima il suo taglio di capelli: fu il celebre Celeste Vergottini, "padre" anche del carrè di Caterina Caselli, a creare il caschetto liscio, geometrico e senza cotonature che Raffaella sfoggiò per la prima volta in Io Agata e tu nel 1969. La rivoluzione avvenne poi nel 1970, quando la Carrà apparve biondissima e con l'ombelico scoperto nella sigla di apertura di Canzonissima. Da quel momento fece la storia con il suo look e la sua energia contagiosa e non abbandonò mai più il suo caschetto biondo: il taglio fu poi adattato alle epoche, con scalature e lunghezze differenti e una frangia che evolveva di anno in anno, da lunga a sfilata, laterale o a tendina.
L'occhio delineato di Raffaella Carrà
Così come il caschetto biondo, un altro elemento del beauty look di Raffaella Carrà è diventato iconico: la bordatura dell'occhio creata con l'eye-liner o con la matita nera, a seconda dell'occasione. Un punto fermo a cui Raffa non rinunciava mai. Se all'inizio della carriera l'abbiamo vista più volte con occhi decisamente intensi ispirati all'iconico make up di Mina, con il passare degli anni il trucco si alleggerisce passando da toni intensi e profondi ad altri più chiari e luminosi, ma la definizione dell'occhio rimane in primo piano. Se l'ombretto da nero diventa marrone e oro, l'eye-liner campeggia in primo piano, abbinato a ciglia finte che aprono lo sguardo.
Il make up di Raffaella Carrà: occhi intensi e labbra nude
Gli occhi più attenti avranno notato che il suo look non era mai uguale: il focus è sempre stato lo sguardo con un make up occhi intenso e magnetico che ogni volta era differente adattato, come anche il taglio di capelli, alle epoche. Quello che non cambiava mai, erano le tonalità di rossetto: a volte più pesca a volte più rosa, ma Raffaella non indossava mai un trucco labbra dai toni accesi, preferendo al contrario tonalità naturali e luminose. Un trucco raffinato, mai banale, in grado di dare luce al suo viso e di sposarsi perfettamente con la sua intramontabile eleganza.