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“Quando un uomo mi dice che sono bella”: la poesia sui peli superflui fa il giro del web

Naina Kataria ha 22 anni, è una ragazza indiana ed ha scritto la poesia “Quando un uomo mi dice che sono bella”. Ha avuto il coraggio di spiegare agli uomini cosa significhi combattere tutta la vita contro i peli superflui.
A cura di Valeria Paglionico
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Con l’avvicinarsi dell’estate ritorna un problema che affligge ogni donna che vuole rendersi attraente agli occhi del sesso maschile, quello dei peli superflui. Naina Kataria è una ragazza indiana di 22 anni ed ha deciso di scrivere una poesia intitolata “Quando un uomo mi dice che sono bella” proprio per spiegare agli uomini quanto sia difficili adattarsi alle convenzioni sociali, come ad esempio quella che richiede al sesso opposto di avere sempre le gambe perfettamente lisce.

L’idea le è venuta dopo essere andata al cinema con un ragazzo. Prima del film, è stata trasmessa una pubblicità di un rasoio che, secondo lei, invierebbe un messaggio sbagliato al pubblico femminile, obbligato a rispettare quei canoni di bellezza imposti. Nella poesia, accompagnata da una foto della sua gamba con i peli, ha scritto:

Quando un uomo mi dice
che sono bella
io non gli credo.
Rivivo, invece, i miei giorni al liceo.
Quando non importava quanto fossi brava:
sono sempre stata la ragazza con i baffi
Lui non sa cosa significhi
crescere nella tua famiglia materna
dove il tuo corpo è l'unica di cui
tuo padre si vanta orgogliosamente.
Mentre tua madre si stringe nelle spalle e prova pena.
Non si addice a una signora.
Lui non sa dell'adolescente
che riempiva i suoi vuoti con
la vuota consolazione
di essere amata un giorno per quello che è.
Lui non sa dell'ipocrisia.
Non sa niente del mondo che
ti dice di "essere te stesso"
e ti vende un bellissima shade card
nello stesso momento.
Lui non sa della cera bollente e del laser
il cui unico scopo è di
sostituire la tua pelle innocente
con il proprio marchio di femminilità.
Lui non sa della crema depilatoria e della candeggina
che sradica i tuoi peli più robusti.
Nel nome dell'igiene.
Igiene, che quando è perseguita dagli uomini
li rende gay e non mascolini.
Lui non lo sa come le sopracciglia indisciplinate vengono domate
e come le mono-sporacciglia muoiano di una morte silenziosa.
Tutto per perseguire la bellezza.
E delle torture miracolose che succedono
dietro le porte in cui c'è scritto
"per solo donne".
Quindi, quando un uomo mi chiama bella
io gli rispondo con un sorriso, il sorriso che è rimasto
dopo che tutto è stato strappato via.
E lo sfido
ad aspettare
finché i miei peli non crescano di nuovo.

Naina ha ottenuto 39.000 like e 10.000 condivisioni in una sola settimana, segno che sono moltissime le donne che sostengono il suo punto di vista e che si sono ritrovate per tutta la vita a combattere con i peli solo per essere accettate o amate da qualche uomo.

Il ragazzo che era con lei quella sera le aveva detto che che dimostrava di essere solo una femminista ma, nonostante ciò, lei ha voluto scrivere quella poesia su un problema tanto diffuso. Anche se all’apparenza è un’idea banale, il suo obiettivo è molto profondo: far capire agli uomini cosa patisce il sesso femminile per essere considerato attraente e soprattutto a quante dure pratiche di bellezza debba sottoporsi, quando invece a loro ne basta la metà.

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