Psoas: cos’è e come allenare il muscolo della felicità
Forse in pochi conoscono lo psoas (muscolo ileopsoas) e la sua importanza: si tratta di un muscolo che permette di mantenere una buona postura ed è collegato al benessere mentale, per questo viene chiamato anche "muscolo della felicità" o "muscolo dell'anima". Lo psoas è l'unico muscolo che collega le gambe alla colonna vertebrale: dal suo funzionamento, quindi, dipende la nostra andatura, la postura della colonna vertebrale e non solo. Scopriamo allora cos'è lo psoas, perché è importante allenarlo e quali sono gli esercizi da fare a casa.
Cos'è lo psoas e cosa succede se è contratto
Lo psoas è un muscolo forte e profondo, misura circa 40 centimetri e collega la colonna vertebrale alle gambe. Si estende da ogni lato delle vertebre lombari e arriva fino alla parte anteriore della coscia. Solitamente tende ad essere sempre contratto, soprattutto se si svolge una vita sedentaria oppure se ci si allena molto, ma senza allungare mai questo importante muscolo. A contrarre lo psoas sono anche lo stress, la postura sbagliata, le sedie, i tacchi alti o i vestiti troppo aderenti, che comprimono il muscolo in modo permanente. Se soffrite di problemi al ginocchio, dolore alla schiena o se vi sentite sempre stanchi, con molta probabilità dipende dallo psoas: tendiamo infatti a contrarlo, senza rendercene conto, a causa dello stress e di tensioni fisiche e psicologiche. Il muscolo iliepsoas, sempre più corto, provoca problemi come scoliosi, sciatica, ciclo doloroso, problemi digestivi, inoltre può avere conseguenze sugli organi e ostacolare la respirazione con il diaframma.
Perché è chiamato il muscolo dell'anima o della felicità
Il alcune discipline orientali, lo psoas viene definito il "muscolo dell'anima", ma è conosciuto anche come "muscolo della felicità", in quanto è molto importante per recuperare il proprio benessere e sentirsi bene con se stessi. Lo stress danneggia questo muscolo perché lo tiene in tensione, a causa dell'eccessiva quantità di adrenalina che si libera nel corpo: quando lo psoas è contratto manda segnali di tensione al sistema nervoso causando ansia e respirazione irregolare, che ci fanno sentire angosciati. Lo psoas è infatti collegato anche al diaframma, organo in cui si avvertono i sintomi fisici legati alla paura. Solo quanto questo muscolo è disteso è in grado di liberare la tensione del corpo: è un vero e proprio centro di energia del nostro corpo e, quanto più è flessibile e forte, tanto più la nostra energia potrà canalizzarsi attraverso le ossa, la muscolatura e le articolazioni. Ciò ci permetterà di creare un supporto solido ed equilibrato al centro del nostro bacino: per questo è importante tenerelo allenato. Vediamo come.
Come allenare lo psoas e gli esercizi per allungarlo e scacciare dolore e ansia
Lo psoas si allena principalmente con lo yoga, ma anche con il pilates: basterà quindi seguire dei corsi con dei professionisti in grado di seguirvi durante l'allenamento. È possibile però svolgere dei semplici esercizi anche a casa per allungarlo e rinforzarlo. Per capire se il vostro psoas è contratto eseguite prima questo esercizio: sdraiatevi sulla schiena, portate un ginocchio al petto con l'altra gamba stesa a terra: se il vostro psoas è di lunghezza normale la gamba a terra resterà tesa, in caso contrario tenderà a piegarsi. Fate la prova con entrambe le gambe. Ecco alcuni esercizi di stretching da eseguire per mantenerlo flessibile: nell'eseguirli non spingete mai troppo, in quanto non dovete sentire dolore.
Esercizio 1: sedetevi sul bordo di una sedia e allungate le braccia in avanti parallele al pavimento, con le gambe leggermente divaricate. Flettete il busto all'indietro lentamente e ritornate alla posizione iniziale.
Esercizio 2: mettetevi a quattro zampe, allungate una gamba tesa e portate poi il ginocchio verso il mento. Ripetete alcune volte in modo ritmato e regolare, ma non veloce.
Esercizio 3: sempre nella posizione a quattro zampe allungate una gamba piegata verso l'alto a 90 gradi con il piede teso. Portate poi il ginocchio verso il mento. Ripetete alcune volte sempre in modo ritmato ma non veloce.