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Premio Pritzker, sono due donne a ricevere il prestigioso Nobel dell’architettura

Yvonne Farrell e Shelley McNamara, fondatrici dello studio Grafton di Dublino, hanno ricevuto il premio Pritzker, considerato il Nobel dell’architettura, che fino ad oggi contava solo tre donne tra i suoi premiati. Nella loro lunga carriera sono tanti gli edifici che portano i loro nomi, tra questi anche l’Università Bocconi di Milano.
A cura di Beatrice Barbato
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La storia dell’emancipazione femminile è fatta di piccoli passi e di grandi conquiste. Di certo la vittoria di due donne al premio Pritzker, il Nobel dell’architettura, può essere annoverata tra queste. Ad aver ricevuto il prestigioso riconoscimento sono le irlandesi Yvonne Farrell e Shelley McNamara, che a Dublino nel 1978 hanno fondato lo studio Grafton. I due architetti sono noti al mondo intero soprattutto per il loro contributo a scuole e università. In oltre quarant’anni di carriera, vantano sul loro curriculum disegni di iconiche strutture: dalla Scuola di Economia della Bocconi di Milano – il primo progetto internazionale su cui hanno lavorato – fino alla London School of Economics di Londra, in fase di completamento, passando per la University College di Dublino, la Scuola di Economia di Tolosa e quella di ingegneria e tecnologia di Lima in Perù. Nel 2018, invece, hanno curato la Biennale di Architettura di Venezia.

«Per la loro integrità nel loro approccio a entrambi i loro edifici, così come il modo in cui conducono la loro pratica, la loro fiducia nella collaborazione, la loro generosità verso i loro colleghi, in particolare come dimostrato in eventi come la Biennale di Venezia 2018, il loro incessante impegno per l'eccellenza in architettura, il loro atteggiamento responsabile nei confronti dell'ambiente, la loro capacità di essere cosmopolite mentre abbraccia l'unicità di ogni luogo in cui lavorano, per tutti questi motivi e altro, Yvonne Farrell e Shelley McNamara ricevono il Premio Pritzker Architecture del 2020», è la motivazione che accompagna il riconoscimento.

Un passo importante per la storia del premio Pritzker

La vittoria di Yvonne Farrell e Shelley McNamara rappresenta un passo importante anche per la storia del premio che, fin dalla sua prima edizione nel 1979, ha visto soltanto tre donne prima di loro salire sul podio: Zaha Hadid nel 2004, Kazuyo Sejima nel 2010, premiata con Ryue Nishizawa e Carme Pigem nel 2017, insieme a Ramón Vilalta e Rafael Aranda. Lo stesso presidente di giuria ed ex giudice della Corte Suprema, Stepher Breyer, ha riconosciuto come il mondo dell’architettura sia ancora fortemente sbilanciato e dominato da maschi.

La gioia di Yvonne Farrell e Shelley McNamara

Non si è fatta attendere la reazione entusiasta delle due premiate, che hanno fatto del cemento e della pietra il loro tratto distintivo. «Essere un architetto è un privilegio enorme. Vincere questo premio è una meravigliosa approvazione della nostra fiducia nell'architettura. Grazie per questo grande onore», ha commentato la Farrell, seguita dalla partner McNamara: «Nell'etica di una pratica come la nostra, abbiamo spesso lottato per trovare spazio per l'implementazione di valori come quelli di umanesimo, artigianato, generosità e connessione culturale con ogni luogo e contesto in cui abbiamo lavorato. È quindi estremamente gratificante che questo riconoscimento sia accordato a noi, alla nostra pratica e al lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni».

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