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Platano: proprietà, benefici e come mangiarlo

Il platano è un frutto tropicale molto ricco di amido e di vitamine, si mangia principalmente cotto e viene consumato nei Paesi tropicali al posto della pasta. Ma scopriamo di più sulle proprietà e gli utilizzi del platano.
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A cura di Redazione Donna
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Il platano è un frutto tropicale che cresce sulle piante del Musa acuminata e appartiene al genere Musa, da cui deriva anche la banana. Il platano ha una forma affusolata leggermente ricurva, molto simile a quella della banana, ma il frutto contiene all'interno dei semi duri , la buccia è molto spessa e il frutto è color crema, tendente al giallo. È un alimento ricco di amido che si consuma principalmente cotto ed è molto diffuso in America centrale, America del sud, soprattutto in Venezuela, e in Africa, tutti Paesi nei quali è considerato come piatto fondamentale della tradizione culinaria e utilizzato come sostituto di pane e pasta. Ma scopriamo di più sulle proprietà del platano e come consumarlo.

Proprietà benefiche e nutrizionali del platano

Il platano è un frutto che apporta circa 120 calorie per 100 grammi di prodotto, è ricco di vitamine, soprattutto vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C, oltre a importanti oligoelementi, soprattutto potassio, ferro e magnesio. I carboidrati sono invece presenti sotto forma di amido che dona al platano le caratteristiche adatte per sostituire pane, pasta, cereali e patate, rappresentando quindi un'ottima alternativa per chi soffre di celiachia.

Fonte di carboidrati e fibre per ridurre la stitichezza: il platano contiene carboidrati, sotto forma di amido e viene consumato come cibo amidaceo nei Paesi tropicali, così come noi consumiamo pasta e pane. Il suo alto contenuto di fibre inoltre lo rende utile in caso di stitichezza in quanto aiuta a mantenere la regolarità intestinale.

Rinforza le difese immunitarie ed è un ottimo alleato di pelle e occhi: il platano è ricco di vitamina A e C indispensabili per la salute degli occhi e la cura della pelle, oltre a rinforzare le difese immunitarie, grazie soprattutto ai carotenoidi presenti nel frutto che riducono anche il rischio di contrarre malattie cardiovascolari e proteggono contro il cancro. Le vitamine del gruppo B, soprattutto la B6 sono molto importanti per il metabolismo.

Tiene sotto controllo la pressione arteriosa: il potassio contenuto nel platano aiuta a tenere sotto controllo la pressione sanguigna, utile per chi soffre di ipertensione. Inoltre la presenza di magnesio contribuisce a proteggere il cuore e a rafforzare le ossa.

Utile per chi fa sport: grazie sempre al contenuto di potassio, il platano è ottimo per chi pratica sport ma anche per chi ha bisogno di rimettersi dopo una malattia o per le persone anziane, si tratta infatti di un alimento molto nutriente e che funge da reintegratore.

Toccasana contro l'ulcera: il platano avrebbe proprietà protettive e curative nei confronti dell'ulcera, soprattutto grazie alla presenza di antiossidanti che difendono la mucosa gastrica.

Differenza tra platano e banana

Ma quali sono le principali differenze tra platano e banana? Ciò che colpisce fin da subito è il colore verde del platano, la sua buccia più dura e fibrosa, la polpa più asciutta, ma anche le maggiori dimensioni rispetto alla banana. Durante la maturazione però il platano ingiallisce e dopo poco diventa marrone: questo è l'unico momento in cui può essere mangiato fresco. Ciò che distingue maggiormente infatti il platano dalla banana sono le diverse modalità di consumo: quello acerbo viene mangiato solo cotto e utilizzato in preparazioni sia dolci che salate, mentre il frutto maturo può essere consumato sia crudo che cotto.

Come consumare il platano: usi in cucina

Come abbiamo già anticipato, in tutti i Paesi in cui il platano viene consumato, assume il ruolo che nella nostra alimentazione possono avere la pasta o il pane, molte ricette tradizionali infatti, soprattutto del Venezuela, sono a base di platano. Il sapore di questo frutto cambia però a seconda del periodo di maturazione: passa dalla fase acerba in cui è verde e più aspro per passare, poi diventa giallo e infine marrone, quando raggiunge la fase di maturazione ed è più dolce. Soprattutto quando è verde o giallo viene consumato solo cotto, altrimenti il suo sapore sarebbe poco gradevole, quando invece è marrone può essere mangiato anche crudo.

Per cucinare il platano bisogna prima privarlo della buccia, incidendola con un coltello, poi può essere preparato lessato, al forno, fritto, proprio come si farebbe per le patate. In base alla maturazione il platano può quindi essere servito come contorno oppure come dolce, magari caramellato. Dal platano essiccato e macinato invece si ricava una farina senza glutine con la quale preparare anche purè, frittelle o delle focaccine. Potete poi condire il platano con lo zucchero o con il sale a seconda delle ricette dolci o salate.

Ricette del platano fritto

Il platano fritto è la ricetta più diffusa. Per prepararlo bisogna sbucciarlo e tagliarlo a fettine per poi friggerlo nell'olio bollente: con la cottura nell'olio molto caldo gli zuccheri presenti nel platano si caramellizzano donando croccantezza. Bisogna farlo friggere fino a che non diventa dorato, quasi marrone. Se volete realizzare delle chips di platano vi basterà tagliare delle fettine sottili di circa 2 mm. Per la preparazione sono da preferire i platani con la buccia gialla.

Dove trovarlo

In Italia potete acquistare il platano soprattutto nei negozi etnici e in alcuni supermercati che si trovano su tutto il territorio nazionale. Di solito si tratta di platani che provengono dall'Ecuador.

Controindicazioni

Il platano no ha particolari controindicazioni ma, dato l'alto contenuto di zuccheri, se ne consiglia un uso moderato a chi soffre di diabete ma anche alle persone obese.

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