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Pierre Cardin, lo stilista che cambiò le regole dell’alta moda vendendo ai grandi magazzini

All’età di 98 anni è morto Pierre Cardin, lo stilista italiano naturalizzato francese che ha rivoluzionato il mondo della moda col suo stile unico e riconoscibile. Appassionato d’arte in ogni sua forma, per le sue creazioni traeva ispirazione dai motivi geometrici, con un occhio rivolto allo spazio.
A cura di Giusy Dente
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Il 2020 ce la sta mettendo tutta per essere ricordato come un anno di dolore e lutto. Ci hanno lasciato tante personalità importanti, molte di queste appartenenti al mondo della moda. Dopo Isa Stoppi, Giorgio Gucci, Kenzo Takada e Gabriella Damiani è stata la volta di Pierre Cardin. Lo stilista italiano naturalizzato francese è venuto a mancare all'età di 98 anni, lasciando un grande vuoto nel settore, dove il suo stile d'avanguardia e la sua attenzione alla sperimentazione hanno sempre fatto centro, all'insegna dell'unicità e della riconoscibilità.

La moda rivoluzionaria del grande stilista

Ci sono Elsa Schiaparelli e la Maison Dior nel passato del giovane Pierre Cardin, prima che fondasse la sua omonima casa di moda, nel 1950. Cardin ha impresso al suo stile dei tratti d'avanguardia, attingendo più dalla geometria (cerchi, quadrati, sfere) che lasciandosi guidare dalla silhouette femminile, aprendosi anche a sperimentazioni unisex e facendosi ispirare dalle prime imprese dell’uomo nello spazio. Da qui il suo stile futurista e dai colori accesi, ben espresso per esempio nella collezione Cosmocorps del 1964, fatta di capi realizzati con materiali del tutto inediti tra cui plastica e vinile. Alcuni anni prima era invece stata la volta del suo famoso bubble dress, diventato un trionfo mondiale. Lo stilista è stato il primo ad aprire un suo negozio d'alta moda in Giappone nel 1954 e anche ad organizzare una sfilata in Cina negli anni Settanta. Ma a differenza di chi imponeva determinate regole al mondo dell'haute couture, lui sovvertì quel panorama immobile scegliendo di lanciare una collezione pensata per i grandi magazzini Printemps, rendendo la moda accessibile per un pubblico più ampio.

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Non solo moda, ma anche architettura

Dopo il bubble dress è stata la volta del Bubble Palace. Cardin, ossessionato dai cerchi e dalle sfere, ha acquistato questa ampia residenza situata nei pressi di Cannes e fatta interamente da moduli a forma di bolla, sia all'interno che all'esterno. Parte dell'arredamento è composto invece da pezzi di design di grande valore artistico disegnati dallo stesso stilista, che dal 1977 ha dato vita ad una collezione di mobili chiamata Sculptures utilitaires. Tra i suoi interessi, infatti, non c'erano solo moda e vestiti, ma anche il design e l'architettura. E anche in questi settori ha sempre messo davanti la sua concezione artistica futurista, che sopravviverà attraverso le sue collezioni anche dopo la sua morte.

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