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Piangere di fronte a un film è segno di forza: ecco perché chi non lo fa è narcisista

Vi è mai capitato di vedere un film in compagnia di qualcuno e di commuovervi di fronte delle scene particolarmente toccanti, mentre l’altro rimaneva impassibile? A dispetto di quanto si è sempre creduto, non si tratta di un segno di debolezza ma, piuttosto, di forza: ecco perché.
A cura di Valeria Paglionico
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Vi è mai capitato di vedere un film in compagnia di qualcuno e di commuovervi di fronte delle scene particolarmente toccanti, mentre l'altro rimaneva impassibile? A dispetto di quanto si è sempre creduto, non si tratta di un segno di debolezza ma, piuttosto, di forza. A dimostrarlo, uno studio condotto dall'esperto di neuroeconomia Paul J. Zac, secondo il quale le persone che piangono senza vergogna quando vedono un film sono forti, generose ed empatiche.

Solitamente, non riuscire a trattenere le lacrime viene collegato all'incapacità di gestire le proprie emozioni in momenti di estrema gioia o di dolore ma la verità è ben diversa: le persone che lo fanno semplicemente sanno come fare per immedesimarsi nei personaggi presentati sul grande schermo. In particolare, negli spettatori che si commuovono, il corpo reagisce in un modo ben preciso: aumenta la produzione di ossitocina, l'ormone della felicità e dell'empatia. Sarebbe proprio questo il motivo per cui riescono a calarsi alla perfezione nei panni dei protagonisti del film.

Non è un caso che, dopo aver pianto di fronte a un film, migliorerebbe anche l'umore. Il motivo? Si ritrova l'equilibrio e lo stato d'animo rimane positivo per circa un'ora e mezza. Insomma, è arrivata l'ora di smettere di prendere in giro coloro che hanno la "lacrima facile" quando guardano i film, sono solo delle persone con un'empatia particolarmente sviluppata. Come se non bastasse, quel pianto è per loro catartico poiché li renderebbe più felici. Chissà in quanti ora si sforzeranno a versare qualche lacrima al cinema.

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