Perdite vaginali gialle: quali sono le cause e quando preoccuparsi
Le perdite gialle sono quasi sempre il sintomo di infezioni vaginali, al contrario delle perdite bianche che sono spesso di natura fisiologica, tipiche del periodo ovulatorio, post ovulatorio e dei primi mesi di gravidanza. Di norma le secrezioni vaginali vengono prodotte naturalmente, in quanto la cervice produce del muco chiaro per mantenerla in salute. A decretare la natura fisiologica o patologica delle perdite è il tipo di secrezione, la frequenza, l'odore. Le perdite gialle possono essere asintomatiche oppure sono associate a prurito, bruciore, cattivo odore e a dolore intenso, nei casi di infezioni gravi. In ogni caso, quando si hanno perdite vaginali di questo tipo, è sempre opportuno rivolgersi al ginecologo per capire di quale tipo di infezione si tratta e curarla nel modo adeguato.
Quali sono le cause delle perdite gialle?
Le perdite gialle possono avere diverse cause. Quando le perdite sono bianco-giallastre gelatinose possono comparire anche nella fase ovulatoria o all'inizio della gravidanza: in questi casi potrebbe trattarsi di normali secrezioni ma anche di infezioni da lievito o vaginosi batterica, che si presenta con perdite giallastre. Tra le cause troviamo anche la cervicite, infiammazione della cervice uterina spesso causata da malattie sessualmente trasmissibili e sostenute da agenti patogeni come la clamidia o la gonorrea, oppure la vulvovaginite che può comparire a qualsiasi età ed è causata da batteri, virus o lieviti ed è trasmissibile sessualmente. A causare le perdite vaginali gialle possono essere anche indumenti troppo stretti o sintetici, una scarsa igiene, sapone troppo aggressivi e, in alcuni casi anche il lattice dei profilattici.
Perdite gialle schiumose, maleodoranti o dense: di quale infezione si tratta?
Abbiamo visto quali possono essere le cause, ora vediamo, in base anche alla tipologia di perdite gialle, di quale infezione si potrebbe trattare. Il ginecologo, una volta individuata l'infezione, provvederà a prescrivere la cura più adatta.
Perdite gialle schiumose che tendono al verde: le perdite gialle possono assumere anche una consistenza schiumosa, e diventare di un colore verdognolo, oltre ad essere maleodoranti. In questi casi potrebbe trattarsi di Trichomonas, infezione spesso accompagnata anche da intenso prurito, e che è causata da un parassita che si attacca alle pareti vaginali e che viene trasmesso sessualmente. In questi casi la flora batterica viene compromessa e si verifica questa tipologia di perdite.
Perdite gialle che tendono al grigio: le perdite vaginali giallo-grigiastre si presentano spesso accompagnate da bruciore durante la minzione e, in questi casi, potrebbe trattarsi di infezione da Clamidia, una delle infezioni a trasmissione sessuale più comuni che di solito il ginecologo tratta con antibiotici specifici.
Perdite gialle dense e cremose: quando le perdite vaginali gialle assumono una consistenza cremosa, potrebbe trattarsi di gonorrea, una patologia venerea trasmissibile sessualmente e che può portare anche dolore al basso ventre o dolore rettale.
Perdite gialle in gravidanza: quando preoccuparsi?
Di solito in gravidanza, soprattutto nei primi mesi, possono verificarsi perdite bianche, acquose che servono a proteggere l'utero dalle infezioni, o perdite gialle che sono invece dovute agli sbalzi ormonali. Quando non presentano sintomi non dovrebbero destare preoccupazione mentre, quando sono accompagnate da prurito, bruciore, o quando sono maleodoranti è meglio rivolgersi al ginecologo perché quasi sicuramente c'è un'infezione in atto che il medico tratterà nel modo adeguato, dopo accurata visita e tampone vaginale.
Quando rivolgersi al ginecologo?
Nel periodo che precede il ciclo mestruale possono verificarsi perdite bianco giallastre o gialle che, se sono asintomatiche, sono solo il preludio alle mestruazioni. Nel caso dovessero continuare anche dopo il ciclo causando anche prurito, bruciore e cattivo odore, allora è il caso di rivolgersi al ginecologo. Lo stesso vale per le perdite gialle post-ovulazione che potrebbero essere fisiologiche se non hanno sintomi e spariscono in due o tre giorni. Nel caso invece continuassero, anche se asintomatiche, è meglio non sottovalutarle e rivolgersi al ginecologo perché potrebbero poi svilupparsi in infezioni più gravi. Non sottovalutiamole soprattutto se le perdite gialle hanno un odore acre e sono schiumose. In ogni caso dopo il tampone vaginale il ginecologo consiglierà la cura adeguata in base all'infezione.
Cosa fare in caso di perdite vaginali giallastre?
In caso di perdite vaginali gialle ci sono alcune semplici regole da seguire per affrettare la guarigione durante la terapia consigliata dal ginecologo. Ecco cosa fare:
- cambiate spesso l'assorbente, gli asciugamani e la biancheria intima, che deve essere di cotone;
- l'igiene intima deve essere regolare e bisogna utilizzare detergenti delicati, così da fermare la diffusione dei batteri;
- non utilizzate saponi e bagnoschiuma troppo profumati o deodoranti intimi;
- evitate i rapporti sessuali non protetti.
Per prevenire le perdite gialle è importante non indossare indumenti troppo stretti e in fibre sintetiche, oltre ad avere un'accurata igiene intima con detergenti delicati che non alterano la flora vaginale.
Esistono rimedi naturali per le perdite gialle?
Come coadiuvante del trattamento prescritto dal ginecologo potete utilizzare dei semplici rimedi naturali:
Acqua e sale: i bagni in acqua e sale sono un rimedio semplice e facile da attuare. Aiuterà a disinfettare le parti intime velocizzando il processo di guarigione.
Aglio e menta per perdite gialle maleodoranti: l'aglio è uno dei più potenti antisettici naturali e possiamo utilizzarlo anche in caso di perdite maleodoranti. Vi basterà preparare un infuso con aglio e qualche foglia di menta e fare dei lavaggi esterni nelle parti intime.
Aglio e aceto di mele: ancora l'aglio per combattere le perdite gialle ma, in questo caso abbinato all'aceto di mele: aggiungete all'acqua tiepida un po' di aceto di mele e di aglio e tamponate le parti intime. Sciacquate con acqua corrente. Se avvertite un leggero bruciore non preoccupatevi ma sciacquate in modo più abbondante.