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Pellicce ecologiche, sono davvero una scelta green?

Sono sempre di più le case di moda che stanno abbracciando la politica fur-free, dicendo basta alla produzione di abiti con delle pellicce vere. La cosa ha favorito la diffusione delle corrispettive versioni ecologiche ma anche quelle potrebbero rivelarsi davvero dannose per l’ambiente che ci circonda.
A cura di Valeria Paglionico
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Sono sempre di più le Maison di moda che negli ultimi tempi stanno dicendo basta all'uso delle pellicce, cedendo così alle pressioni degli animalisti e mettendo fine al maltrattamento e allo sfruttamento animale per la creazione di abiti. I prodotti non vengono però completamente eliminati dalle passerelle ma solo sostituiti con la corrispettiva versione ecologica. La cosa che in pochi sanno è che le eco-pellicce provocano gravi danni all'ambiente esattamente quanto quelle vere Il motivo? Sono inquinanti e mettono a serio rischio l'ecosistema.

Pellicce eco: si tratta di una "scorciatoia" per gli stilisti?

Dopo la svolta fur-free di diverse case di moda internazionali, da Giorgio Armani a Michael Kors, fino ad arrivare a Versace, l’International Fur Federation, associazione che regola le pratiche e il commercio dell'industria delle pellicce nata nel 1949, ha spiegato in un articolo pubblicato sul sito WWD che passare alle pellicce ecologiche non si rivelerà una scelta desiderabile negli anni a venire. Il motivo è molto semplice: non fanno altro che inquinare l'ambiente e avvelenare l'ecosistema poiché realizzate con prodotti a base di plastica e petrolio  come nylon, acrilico e poliestere. Essendo poi trattate con sostanze chimiche che ne migliorano l'aspetto, fanno sì che le industrie utilizzino 3 volte più energia rispetto a quanto fatto con le pellicce vere. Al termine di questo processo, poi, le sostanze di rifiuto vengono gettate in fiumi, laghi e nel mare. Non è un caso che l'amministratore delegato della International Fur Federation, Mark Oaten, sia voluto intervenire in prima persona sulla questione, affermando: "Credo che usare la pelliccia vera sia la scelta più naturale e responsabile che possano fare i designer e i consumatori. Significa usare un materiale prodotto in modo responsabile, rispettando l'ambiente e riducendo la dispersione della plastica". Secondo lui, dunque, non usare le pellicce vere nella moda non sarebbe la scelta ideale per risolvere i problemi ambientali ma solo una "scorciatoia" per accontentare gli animalisti.

Le pellicce vere possono essere considerate eco-sostenibili

L’International Fur Federation ha analizzato anche i dati diffusi durante il forum delle Nazioni Unite di Ginevra, dove è stato dimostrato che la moda è la seconda industria più pericolosa al mondo per l'ambiente. Il fashion system produce il 20% del totale delle acque di scarico e il 10% delle emissioni globali, dei dati che hanno fatto scattare un vero e proprio allarme ambientale. Produrre pellicce ecologiche non farebbe altro che peggiorare la situazione, aumentando i tassi di inquinamento. Le pellicce vere, invece, sono prodotte con materiali naturali, sono sostenibili, riciclabili, biodegradabili e capaci di durare per intere generazioni. Allo stesso tempo, però, non si può ignorare lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali che avviene durante questo processo, cosa aggravata dal fatto che circa il 20% della pellicce proviene da creature imprigionate in modo selvaggio e uccise in maniera barbara.

Le pellicce vere sono le più ecologiche del mondo

Nonostante siano sempre di più le case di moda che hanno detto addio ai tessuti prodotti con la pelle e le pellicce degli animali, la federazione ci tiene a sottolineare quali sono i rischi delle corrispettive versioni ecologiche. A sostegno della sua tesi, l'Associazione ha affermato che il più delle volte gli animali vengono abbattuti per bilanciare gli ecosistemi nativi. In Nuova Zelanda, ad esempio, il governo avrebbe incoraggiato le persone ad acquistare la cosiddetta "pelliccia più ecologica del mondo", prodotta con il pelo del paihamu, un piccolo animale non nativo che devastando le specie tipiche del paese, facendogli rischiare l'estinzione. Entro il 2020, inoltre, le aste ufficiali durante le quali vengono vendute le pelli di pellicceria metteranno in vendita solo prodotti provenienti da allevamenti controllati da certificatori e veterinari indipendenti ed esterni al mondo della produzione. L'obiettivo è proteggere oceani e ambienti dalla plastica, spingendo il fashion system a utilizzare solo materiali naturali come la pelliccia.

Tutti favorevoli alle pellicce eco: è solo una moda?

Tra animalisti incalliti e vegani convinti, negli ultimi tempi sembra che siano aumentate in modo esponenziale le persone che intendono rispettare l'ambiente in cui viviamo. L'unico piccolo inconveniente che spesso queste scelte di vita si rivelano solo una moda passeggera e vengono abbandonate e dimenticate quando spopolerà il prossimo trend. Certo, spesso per la produzione di pellicce degli animali indifesi vengono maltrattati e uccisi in modo barbaro ma, come dimostrato sopra, non sempre la loro esistenza ha degli effetti positivi sull'ecosistema. Coloro che urlano a gran voce l'avvento della corrispettiva versione ecologica dei cappotti e degli accessori "pelosi" spesso non sanno che anche la loro produzione può provocare dei danni non indifferenti, soprattutto quando si parla di inquinamento ambientale. E' arrivato dunque il momento di valutare entrambe le faccia della "medaglia" prima di scagliarsi contro il mondo della moda: solo a quel punto si potrà decidere se essere favorevoli alle pellicce vere o a quelle ecologiche.

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