Papilloma virus: campagna di prevenzione ferma, 3 su 10 non completano ciclo
I dati parlano chiaro. Risultano tre su dieci le ragazze che hanno completano il ciclo per combattere e prevenire il Papilloma virus umano. La campagna di vaccinazione iniziata nel 2008, con la possibilità dell’intero ciclo gratuito per le ragazze di dodici anni, è ancora distante rispetto ai risultati che ci saremmo aspettati tutti e secondo le stime dell’Istituto Superiore di Sanità per i 5 anni che ancora non sono trascorsi. E' previsto il 95%, ma nel giugno del 2009 i dati fanno uscir fuori che solo il 34% delle dodicenni hanno approfittato della gratuità della cura per poi giungere solo il 26,7% al termine dell’immunizzazione.
Il ciclo è di 3 iniezioni. Il suo costo non indifferente (400 euro) ha tenuto distanti la maggior parte delle donne. Ricordiamo che è consigliato fino ai 27 anni ed è efficace fino ai 45. L’informazione si è fatta sentire solo nel momento della diffusione del vaccino. Il Papillona virus umano non è per questo svanito. I dati dell’Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della Donna) parlano chiaro. La diffusione non è omogenea. Si passa dal 20 al 60 percento in diverse parti dell’Italia. In regioni come Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Molise e Toscana la quota è giunta fino al 60 percento. Mentre Puglia, Calabria, Campania e limitrofe non arriva al 20. Dato accettabile se calcoliamo i 2 anni di vaccinazioni attraverso la campagna per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.
Il discorso qui è da risolvere a monte. L’HPV interessa ogni anno 3.500 nuovi casi ed è la causa di 1.000 decessi. Un prezzo troppo alto per un Paese che vuole aiutare le popolazioni meno agevolate dal punto di vista sanitario, senza però permettere ai suoi cittadini di accedere a cure (che esistono per prevenire il tumore) in quanto troppo costose.
Roberta Santoro