Non possono essere manager o guidare treni: i lavori vietati alle donne in giro per il mondo
Essere donna non è così semplice come si potrebbe pensare, bisogna combattere ogni giorno contro fenomeni di sessismo e discriminazioni, soprattutto quando si parla di lavoro. Nonostante si siano fatti passi da giganti in fatto di emancipazione, ancora oggi in giro per il mondo esistono delle leggi che impediscono alle rappresentanti del sesso femminile di intraprendere delle specifiche professioni: ecco quali sono.
I lavori vietati alle donne nei diversi paesi del mondo
Secondo i dati pubblicati dalla Banca Mondiale in fatto di occupazione femminile, in alcuni paesi, per la precisione 104, esistono ancora delle restrizioni al lavoro femminile. Attraverso delle specifiche leggi approvate dal governo, le donne verrebbero considerate debole e inadatte sia dal punto di vista fisico che morale per determinate professioni. In Russia non possono guidare i treni, in Argentina gli è vietato distillare e vendere alcolici, in Angola non gli è permesso lavorare nel settore della produzione del gas, mentre in Spagna le restrizioni riguardano il lavoro in miniera. Si potrebbe continuare con l'Iran, dove una donna può lavorare solo con il consenso del marito, con Mumbai, dove nessuna negoziante ha dei turni serali con uomini, o con quei paesi in cui le donne non possono essere titolari di azienda. Il motivo per cui si approvano leggi simili? Le rappresentanti del gentil sesso vogliono essere tenute lontane dal lavoro, in maniera tale che possano dedicarsi alla famiglia e ai figli, anche perché, essendo considerate "deboli", sono definite inadatte per alcune mansioni. Insomma, è chiaro che la discriminazione è assolutamente legalizzata in casi come questi: quand'è che le donne potranno finalmente sentirsi libere, indipendenti ed emancipate in ogni parte del mondo?