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Non più di una borsa all’anno: perché Chanel limita gli acquisti delle sue it bag

A partire da ottobre la casa di moda francese Chanel ha cambiato le regole per le vendite delle borse più popolari e per i piccoli accessori. Una scelta che suonerà bizzarra per molte persone: un brand non dovrebbe mirare ad aumentare le vendite il più possibile? In realtà la scelta ha una ragione ben precisa.
A cura di Beatrice Manca
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Una sola it-bag all'anno, non di più. La maison Chanel ha messo un limite alla vendita delle sue borse più famose: i clienti potranno comprarne una sola per modello ogni anno, non di più. Il cambio di rotta, annunciato dal sito Hypebeast, è entrato in vigore questo mese. Una scelta che suonerà bizzarra per molte persone: un brand non dovrebbe mirare ad aumentare le vendite il più possibile? In realtà la scelta ha una ragione ben precisa: preservare l'esclusività del marchio e arginare il fenomeno del resell, cioé la rivendita dei beni di lusso, attraverso canali non ufficiali.

una borsa Chanel durante la sfilata AI 2013–14
una borsa Chanel durante la sfilata AI 2013–14

Le nuove regole di Chanel sugli acquisti

Chi sogna un'iconica borsa in metalassé di Chanel come il regalo da farsi una volta della vita potrà dormire sogni tranquilli. Le it-bag addicted invece dovranno prendere nota del cambio di policy della casa di moda francese. Il limite riguarda solo alcuni specifici modelli: uno è la Classic Flap Bag, cioé la celebre borsa rettangolare con la patta chiusa dal fermaglio con la doppia C e il manico a catenella. L'altro è la Coco Handle, la variante con il manico. Insomma, i due best-seller della Maison. Anche la piccola pelletteria – portafogli, trousse e accessori – avrà dei limiti: non più di due prodotti dello stesso modello ogni anno.

la Flap bag di Chanel
la Flap bag di Chanel

Perché c'è un limite alla vendita delle it-bag

La chiave di questa scelta è l'esclusività del marchio: non bastano i prezzi alti (e in continuo rialzo, fa notare Hypebeast) a limitare la circolazione di questi famosi accessori. Prendiamo come esempio le borse Kelly di Hermès, o le Birkin: per acquistarle non basta avere grandi disponibilità economiche, bisogna mettersi in lista e attendere. La scarsità di beni che caratterizza il settore del lusso è minacciata dal fenomeno del resell: capi e accessori di lusso acquistati in stock e poi rivenduti sottoprezzo in canali non controllati. Pochi, quindi, ma buoni: anche con le nuove regole la pelletteria continua a essere l'ammiraglia di molte case di moda, Chanel inclusa.

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