“Non merito di vivere in un mondo cattivo”: le strazianti parole della ragazza assassinata
Shahena Uddin era una ragazza di 19 anni, veniva da Watford ed è stata trovata morta nel bagno di casa sua dopo essere stata brutalmente picchiata. La responsabile dell’assassinio è la sorellasta Salma Begum, di 32 anni, che oggi è stata incarcerata. La definiva “crudele, manipolatrice ed ingannevole”. E non accettava il concetto di famiglia allargata, visto che la ragazza era stata adottata.
Prima di morire, Shahena aveva scritto una serie di lettere in cui chiedeva di essere mandata nuovamente in casa famiglia e in cui affermava di sentirsi la rovina di quelle persone. Per lei però non c’è stato nulla da fare, è stata torturata in modo barbaro e alla fine uccisa. Per anni ha subito abusi da parte dei suoi familiari, veniva costretta a leccate la tavoletta del water, a mangiare i suoi rifiuti, solo perché mangiava alla velocità sbagliata. Al momento dell’assassinio, i vicini hanno sentito delle urla tanto forti che credevano che qualcuno si fosse fatto davvero male, ma non avrebbero mai immaginato una cosa simile.
Salma, la sorellastra che ha architettato tutto rimarrà per almeno 18 anni in carcere, anche i suoi fratelli sono indagati e probabilmente passeranno i prossimi anni in prigione insieme a lei. La polizia ha dichiarato che la ragazza non aveva mai denunciato ufficialmente gli abusi, le uniche cose che rimangono di lei sono le lette in cui chiede disperatamente aiuto. Forse se le avesse mandate alle persone giuste, tutto questo non sarebbe mai accaduto. Certo è che nessuno conoscerà mai la verità sulla morte di Shahena, visto che è la sua famiglia acquisita ha montato una storia finti per tentare di essere scagionata.