Non ha sensibilità alle gambe, la rifiutano alle Paraolimpiadi: “La disabilità è mentale”
Charlotte Wilkinson-Burnett ha 23 anni, è disabile ed è costretta a vivere sulla sedia a rotelle, ma, nonostante ciò, non ha mai perso la forza di fare sport. La sua passione è la canoa ed ha raggiunto moltissimi successi negli ultimi anni. Era infatti una delle candidate a partecipare ai Giochi Paraolimpici del prossimo anno, ma di recente è rimasta incredibilmente delusa quando le è stato detto che non avrebbe potuto prendere parte alla competizione.
Il motivo? La sua invalidità è stata definita di natura psicologica e non fisica. "E’ stato uno dei momenti più strazianti della mia carriera sportiva. Questo dimostra che i propri sogni possono cadere a pezzi da un momento all’altro”, ha dichiarato la donna. Charlotte vive in carrozzella da 4 anni, da quando è scivolata nella doccia, perdendo la sensibilità dalla vita in giù. I medici, però, dopo aver analizzato attentamente la sua condizione, non hanno trovato nessun problema o patologia particolare che le impedivano di muovere le gambe.
E’ proprio per questo che la sua disabilità viene associata ad una condizione psicologica chiamata “disturbo di conversione” e non fisica. In pratica, la ragazza sente dei piccoli dolori o fastidi e, inconsciamente, crede che ci siano dei problemi fisici più gravi. Charlotte dunque non è realmente disabile e di conseguenza non può partecipare alle Paraolimpiadi. Nonostante la stessa diagnosi le sia stata data da tre medici diversi, la 23enne continua a non crederci ed infatti le si è spezzato il cuore quando ha saputo che non avrebbe potuto partecipare alle gare. Ora, vive nella speranza che questa decisione possa essere revocata.