No Wash, la tendenza (ecologica) del futuro è quella del non lavare gli abiti
Abbiamo sempre creduto che per preservare la nostra salute e le nostre condizioni igieniche dovessimo lavare i vestiti con una certa regolarità ma probabilmente (in parte) ci siamo sempre sbagliati. Sono sempre di più quelli che stanno seguendo la filosofia "no wash" e che hanno deciso di ridurre al minimo i lavaggi degli abiti per preservare l'ambiente che ci circonda. Naturalmente si parla dei lavaggi in lavatrice, considerati altamente inquinanti, ma esisterebbero anche alcuni tessuti che non hanno bisogno di passare in acqua e sapone, un esempio? I jeans.
Dopo quanto tempo gli abiti non lavati emanano cattivi odori?
Stella McCartney è diventata la paladina del no wash, ovvero il movimento green che vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza del ridurre al minimo i lavaggi in lavatrice. A seguire il suo esempio Mac Bishop, un esperto di marketing di una multinazionale di detersivi, che ha fondato Wool & Prince, un brand di abbigliamento a pochissimo impatto ambientale in fatto di consumo idrico. Quasi tutti i capi sono il lana, ovvero il filato che lascia evaporare maggiormente il sudore, lasciando i batteri "liberi" poiché non rimangono intrappolati nelle fibre dei tessuti. Non è un caso, dunque, che continuano a rimanere freschi dopo 100 utilizzi. Quello che ci si chiede però è: dopo quanto tempo i vestiti non lavati cominciano a emanare cattivi odori, infestandosi di germi e batteri? La risposta non è così scontata come si potrebbe pensare. Siamo abituati a pensare che una t-shirt o un pantalone debbano essere passati in acqua e sapone dopo pochi utilizzi ma la verità è ben diversa è a dimostrarlo è uno studente dell'Università di Alberta in Canada, che per ben 15 mesi ha indossato ogni giorno lo stesso jeans. Il risultato? Dopo averlo fatto esaminare in laboratorio ha scoperto che la carica batterica era identica a quella registrata dopo soli 13 utilizzi.
I jeans non hanno bisogno di essere lavati
A dispetto di quanto si potrebbe pensare, l'iniziativa dello studente canadese non è così tanto assurda e il motivo è molto semplice: i jeans non hanno bisogno di essere lavati. A confermarlo è stato il CEO di Levi's Chip Bergh, che ha rivelato di non aver mai lavato i suoi pantaloni in denim in 10 anni poiché è proprio in questo modo che il tessuto si conserva al meglio. Quando è stato creato era il 1873 e veniva indossato dai minatori americani che avevano bisogno di indumenti robusti, duraturi, che non richiedevano lavati frequenti. La lavatrice addirittura rovinerebbe i jeans, alterandone il colore e indebolendone la resistenza. Certo, quando si macchiano hanno bisogno di essere rinfrescati ma sarebbe meglio tamponare la zona sporca con un panno umido oppure al massimo optare per un lavaggio a mano a freddo. Si teme che, così facendo, i jeans possano diventare infestati di batteri? La verità è che non trattengono i germi dannosi ma solo quelli che provengono dalla nostra pelle e che, di conseguenza, non sono pericolosi.