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Nada, i costumi della fiction sono un viaggio nell’Italia in fermento degli anni Sessanta

Questa sera, mercoledì 10 marzo, va in onda su Rai1 il film “Nada, la bambina che non voleva cantare”. I costumi indossati dall’attrice Tecla, curati dalle gemelle Francesca e Roberta Vecchi, raccontano la sua evoluzione dalla timida bambina di provincia all’icona di stile degli Anni Settanta, tra minigonne e stivali di camoscio.
A cura di Beatrice Manca
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Le fiction sono capaci di farci viaggiare nel tempo, raccontandoci storie che ci portano in un'epoca vicina o lontana. Questo è anche il caso di "Nada, la bambina che non voleva cantare", fiction in onda questa sera su Rai1 che racconta gli esordi della cantante di "Ma che freddo fa" e "Amore disperato". La cantante Tecla Insolia, che interpreta Nada da giovane, ci riporta nella Toscana degli anni Sessanta: il Paese intero viveva un grande fermento culturale che si traduceva in un cambiamento nei costumi e nella moda. I costumi della fiction, curati dalle gemelle Francesca e Roberta Vecchi, raccontano la sua evoluzione dalla timida bambina che accudiva la madre depressa all'icona di stile degli Anni Settanta, tra minigonne e stivali di camoscio.

La serie è un tuffo nell'Italia degli anni Sessanta

Nada Malanima è nata nel 1953 in provincia di Livorno: i mutamenti sociali e culturali degli anni Sessanta erano arrivati solo marginalmente a scalfire la quotidianità della sua infanzia. Nelle prime scene della serie Nada è ancora una bambina con le trecce, i colletti bianchi e i calzettoni. Poi cresce e arriva la prima svolta nel look: un bel colpo di forbici e appare un caschetto più deciso. La madre (interpretata da Carolina Crescentini) capisce per prima il suo talento e inizia a spingerla verso i concorsi canori, dove arriva timida e impacciata con gli abitini in velluto e i bottoni tipici degli anni Sessanta. In queste scene l'attrice Tecla indossa gli abiti con la linea ad "A" tipici del periodo, stretti sul collo e aperti in fondo, all'altezza della coscia. Quell'orlo così corto rispetto al passato, però, esprimeva tutta la voglia di libertà delle ragazze che si affacciano al mondo. Prendiamo il personaggio di Nora, ad esempio: gestisce il suo locale da sola e ascolta il rock'n'roll. La sua modernità è evidente nel look: è l’unica in tutto il paese ad indossare i pantaloni.

Nada a Sanremo
Nada a Sanremo

Nada, icona di stile negli anni Settanta

"Il pulcino di Gabbro", come veniva soprannominata per la sua giovane età, esordisce a Sanremo appena quindicenne nel 1969. Il successo è travolgente: con l'arrivo degli anni Settanta Nada conquista la scena musicale e diventa un'icona di stile. I suoi look incarnano l'essenza irriverente e sfrontata degli anni Settanta: gli scamiciati, le bluse, le minigonne portati con gli stivaloni di camoscio, i cappottini maculati. Tutte le ragazze volevano copiare il suo look, in particolare il suo taglio di capelli, portati (eternamente) con la riga al centro, lisci sulle spalle.

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In una scena della serie in onda su Rai1 la protagonista appare proprio quel vestito con i bottoni indossato sul palco di Sanremo nel 1969, con cui si fece conoscere da tutta Italia. L'attrice e cantante Tecla indossa la replica esatta, inclusa la camicia stampata e gli stivali alti in camoscio che aveva la cantante. Bastano poche note, ed è subito un tuffo negli anni Settanta.

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