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“Mi dicevano che erano dolori normali”: Karlie racconta la lotta contro l’endometriosi

Karlie Wilkinson ha 22 anni e ha sofferto di una grave forma di endometriosi. Aveva terribili crampi alla pancia, si svegliava sempre con il ventre gonfio e a volte i dolori erano così forti che la costringevano ad andare al pronto soccorso. All’inizio i medici non riuscivano a diagnosticarle il disturbo, poi hanno capito che era necessario intervenire chirurgicamente.
A cura di Valeria Paglionico
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Karlie Wilkinson è una ragazza di 22 anni, viene dal New South Wales e qualche anno fa ha cominciato a soffrire di terribili crampi addominali e dolori insopportabili alla pancia. Aveva 19 anni quando le sono comparsi per la prima volta dei sintomi simili e, come se non bastasse, ha sofferto anche di nausea mattutina e gonfiore, proprio come se aspettasse un bambino. "Non avevo idea di cosa mi succedesse ma provavo sempre dolori lancinanti e a volte il ciclo mi durava quasi un mese", ha spiegato la ragazza.

Ha consultato diversi medici ma le dicevano solo che stava bene e che era una conseguenza del ciclo mestruale, di una cattiva alimentazione o dell'appendice infiammata. Non è un caso che tutti si siano limitati a prescriverle degli antidolorifici che però non risultavano affatto efficaci al momento opportuno. Solo quando si è fatta portare al pronto soccorso a causa di quei crampi insopportabili, le è stata data la diagnosi definita: soffriva di una forma debilitante di endometriosi.

All'inizio non sapeva neppure cos'era e, dopo aver consultato un ginecologo, ha capito che l'unica soluzione per ridurre i sintomi era un intervento di laparoscopia, durante il quale vengono inseriti dei piccoli tubicini nell'addome, così da rimuovere chirurgicamente le cisti endometriosiche. Oggi sta meglio, i dolori si sono ridotti in modo impressionante e riesce finalmente ad avere una vita normale. Karlie ha però voluto fare qualcosa di speciale: lanciare una petizione per far sì che il disturbo venga finalmente riconosciuto come una malattia, visto che nei casi più estremi come il suo è decisamente debilitante.

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