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Meno bisturi e più benessere con la chirurgia estetica mini invasiva

I segni del tempo spesso non piacciono alle donne, la chirurgia tradizionale però comincia a perdere appeal a causa dei fastidi post operatori. Ecco le nuove tecniche di mini chirurgia non invasiva.
A cura di Redazione Donna
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Gonfiori, bende, cicatrici, ematomi sono la bestia nera della chirurgia estetica, ma con le nuove tecnologie tutto questo può essere notevolmente attenuato. I segni lasciati sul corpo dagli interventi sono decisamente meno evidenti rispetto ad alcuni anni fa, i risultati sono più naturali, i rischi connessi alle procedure sono estremamente bassi e dato più importante, alla base del "ringiovanimento" si dà molta importanza alla dieta, all'attività fisica e alla psicologia del paziente. "La più grande novità a mio parere è l'aver universalmente accettato che un buon ringiovanimento cutaneo deve iniziare con una dieta che fornisca ai tessuti i nutrienti essenziali per rigenerarsi e li privi delle molecole alimentari che li danneggiano. – ha commentato il dottor Paolo Mezzana Specialista e Dottore di Ricerca in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica di Roma –  Gli interventi di medicina e chirurgia estetica offrono migliori risultati con una dieta pre-intervento appropriata ed equilibrata."

Tra le nuove tecniche c'è la biostimolazione meccanica con microfili: un rivoluzionario trattamento mini invasivo, per ottenere un rapido e naturale effetto lifting. Vengono inseriti, tramite piccoli aghi, dei fili riassorbibili nella cute del viso o delle zone da trattare. Gli aghi permettono di applicare dei sottilissimi fili in polidiossanone (PDO; già usati in chirurgia per suture riassorbibili). La presenza di questi fili stimola significativamente l'ipoderma a produrre fibre collagene. L'effetto ha una durata di 6-8 mesi. I fili vanno incontro a totale riassorbimento e scompaiono in breve tempo, lasciando il posto ad una trama di fibre collagene che danno nuovo sostegno alle zone trattate. Il trattamento viene effettuato utilizzando solo una crema anestetica ed è, quindi, quasi del tutto indolore.

Oggi si chiede di migliorare il volto solo per il giusto necessario, migliorare ma non trasformare, correggere senza demolire, per ricercare l'armonia integrale. Riuscire a prevenire e a rallentare i cedimenti può essere la scommessa vincente della medicina e chirurgia cosmetica dei nostri tempi e in questa ottica si trovano queste strategie per il ringiovanimento soft del volto. Un dettaglio non trascurabile in questo momento di profonda crisi economica è che le tecniche "dolci" sono decisamente meno costose rispetto agli interventi del passato. Meno invasive anche per il portafogli!

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