Madri sempre più adulte: quali sono le possibilità per chi sceglie una gravidanza over 45
Diventare madri sopra i 50 anni è possibile ma non è facile. Alla lunga lista di donne famose che hanno avuto un figlio in età avanzata ora si è aggiunta anche Naomi Campbell, che poche settimane fa con un post piuttosto criptico su Instagram (in realtà non si sa molto, potrebbe essere anche una maternità surrogata) ha annunciato la nascita di una bambina. Cameron Diaz, Gianna Nannini, Brigitte Nielsen sono alcune delle donne più famose che negli ultimi anni hanno raccontato e mostrato come avere una gravidanza superati i 50 sia possibile. Fino a una decina di anni fa non avremmo neanche preso in considerazione un'opportunità del genere, ma oggi i figli arrivano sempre più tardi (l'ultima rilevazione Istat ci dice che l'età media è sopra i 31 anni) e un bambino su mille è figlio di una mamma che ha superato i 45 anni. Ma il fatto che sia possibile purtroppo non vuol dire che sia anche semplice. "Purtroppo però è molto difficile che una gravidanza dopo i 45 anni arrivi spontaneamente – spiega a Fanpage.it la dottoressa Francesca Ciociola, ginecologa, esperta in medicina della riproduzione e procreazione medicalmente assistita, presso la rete PMA della Ausl Toscana – Esistono dei casi di donne che anche a 44 – 45 anni riescono a concepire in maniera naturale, ma non si tratta della norma. Bisogna considerare che la riserva ovarica già dopo i 38 anni decrementa in maniera significativa: si riduce sia il numero che la qualità degli ovociti a disposizione. E purtroppo oltre alla difficoltà del concepimento aumenta il rischio di aborto spontaneo".
La crioconservazione degli ovociti
Uno degli ostacoli principali alla maternità in età avanzata è la diminuzione (di numero e di qualità) degli ovociti. Ma se ad oggi la scienza non ha a disposizione metodi per prolungare l'età fertile e ritardare la menopausa, esiste la possibilità di ‘mettere un'assicurazione' sulla fertilità, attraverso la crioconservazione degli ovociti e di posticipare così la gravidanza. In Italia è una possibilità a cui oggi ricorrono per la maggior parte donne che stanno attraversando una terapia oncologica. “Per le donne che affrontano una malattia le cui cure possono ridurre le probabilità di riuscire ad avere una gravidanza, c’è la possibilità di conservare il tessuto ovarico e di provare a cercare una gravidanza più avanti nel tempo”. Sono ancora poche invece le donne che ricorrono a questa metodologia, la social freezing, per motivi professionali, economici e non di natura strettamente medica: “Si tratta di una questione culturale – spiega la ginecologa – In Spagna ad esempio è più frequente ricorrere alla crioconservazione anche per questo tipo di esigenze”.
La fecondazione eterologa
Se ne parla di meno, soprattutto tra le donne più famose, dell’opportunità di ricorrere alla fecondazione eterologa. “Dopo una certa età la riserva ovarica anche se stimolata con delle terapie ormonali si esaurisce. E non è detto che con la PMA si riesca ad ottenere un numero congruo di ovociti di qualità. Per questo è molto frequente la necessità di ricorrere a una fecondazione eterologa con la donazione degli ovociti da parte di un'altra donna”.
La gravidanza dopo i 45
Anche se la gravidanza si impianta, portarla a termine e in salute per le donne che hanno superato i 45 anni può essere però complicato. "Prendiamo in ipotesi il caso di una fecondazione eterologa: anche se l'ovocita è di una donna più giovane, i rischi di un aborto, di un parto pretermine o di malformazione sono alti perché la gestazione avviene nel corpo di una donna adulta. Aumentano i rischi di complicanze come il diabete gestazionale e l'ipertensione gravidica. A volte il neonato nasce prematuro perché si verifica un'insufficienza placentare". Le probabilità di taglio cesareo aumentano: "Non c'è un'indicazione specifica – spiega la dottoressa – Ma spesso le complicanze della gravidanza inducono la necessità di un taglio cesareo". Esami speciali o particolari accortezze però non ci sono. "A meno che non ci siano particolari indicazioni che raccomandano riposo assoluto, non ci sono esami o accortezze diverse da quelle che si raccomandano a tutte le future madri".
Avere un figlio in tarda età
Leggere notizie di donne, famose o no, che riescono ad avere un figlio superati i 45 anni è incoraggiante e fuorviante al tempo stesso. "Molte donne finiscono col credere che avere una gravidanza a quest'età sia normale, fattibile. Quando si rendono conto, nello studio del ginecologo, che la loro riserva ovarica è azzerata è un colpo durissimo da accettare". L'età media delle madri è aumentata, la medicina offre grandi possibilità e la pressione del famoso e temibile orologio biologico sta finalmente allentando, e fortunatamente metodi come la social freezing costituiscono una possibilità per le donne che hanno dubbi sulla gravidanza e quasi una sorta di terapia per l'infertilità futura. D'altro canto le esigenze di oggi sono diverse da quelle di ieri, le donne investono nello studio, nel lavoro, in una realizzazione personale e emotiva, che può non prevedere da subito l'arrivo di un figlio. "Il consiglio però, da medico è non iniziare a pensarci troppo tardi. Così da avere un range di tempo per poter eventualmente ricorrere a cure efficaci e risolutive o a terapie preventive come la social freezing".