Madame è la rapper che non ti aspetti: mette in rima il femminismo rifiutando gli stereotipi
Finalmente è stato reso noto l'elenco dei 26 Big (due in più rispetto all'anno scorso) che saliranno sul palco dell'Ariston. Tra volti molto noti e altri meno conosciuti, non c'è che dire: Amadeus ha deciso di osare e puntare su artisti dal background e dalle visioni musicali molto diverse. Quindi sì alle voci del tutto "sanremesi" di Arisa, Annalisa, Noemi e Malika Ayane, ma sì anche a Madame. Scorrendo il famoso elenco molti si saranno chiesti chi sia e in effetti è un nome con cui il grande pubblico non ha confidenza, anche se nel suo settore sta riscuotendo sempre più successo e sta attirando molte attenzioni, da parte anche di artisti di fama maggiore. Non è passata inosservata ai Negramaro che hanno collaborato con lei nel loro nuovo album e l'ha notata anche Paola Zukar manager di artisti come Fabri Fibra, Marracash e Clementino, che infatti l'ha presa sotto la sua ala. La 18enne veneta, all'anagrafe Francesca Calearo, è una rapper e se già questo può apparire strano ai più, essendo questa figura associata più al sesso maschile, la vera novità è il suo modo di essere una rapper: perché se non sapete chi è e state immaginando una ragazzina tamarra con catene al collo, che canta con voce arrabbiata indossando tute, beh, allora rimarrete piacevolmente sorpresi.
Una rapper diversa dalle altre
Voce è il brano con cui Madame parteciperà al Festival di Sanremo, tra i Big. Nella scena italiana del rap non ci sono molte figure di spicco femminili, non ancora almeno: questo settore si tende a identificarlo come prettamente maschile e anche le donne che vi fanno parte vengono immediatamente ricondotte a quell'immaginario standard, in fatto di stile, linguaggio e tematiche. E invece Madame è una rapper diversa, capace di rappresentare la sua generazione e questo genere musicale in una chiave inedita: anche se appartiene al panorama urban presta molta attenzione al canto, cura la scrittura, la abbina alle immagini dei video, sperimenta con le parole non solo attraverso le rime ma anche giocando con metafore, accenti, assonanze. La tipica durezza del rap viene stemperata dalla dolcezza delle melodie, che rendono la sua produzione ugualmente forte e d'impatto, ma senza appesantire o generare repulsione in chi ascolta. Madame ha stravolto tutto quello che ci si aspetterebbe da una ragazza della sua età che fa rap, dimostrando quando l'unicità e la rappresentazione autentica di sé senza aderire a modelli preconfezionati, sia una strategia vincente.
Femminismo a ritmo di rap
Madame ha all'attivo diversi singoli che hanno messo in luce le sue doti vocali, interpretative e non solo: per esempio ha personalmente curato il video di Sciccherie, uno dei suoi brani di maggiore successo in cui affronta il tema della figura femminile, ancora così tanto stereotipata e vittima di pregiudizi. In Sciccherie rappa e canta, le parole si fanno ritmo attraverso un gioco di sillabazione e accenti e tutto è aderente alle immagini del video: inizialmente coperta da strati di vestiti e pesanti gioielli, poi Madame si spoglia di tutto: toglie la pelliccia, le collane, gli orecchini, gli occhialoni e tutto quello che, insomma, ci si aspetterebbe forse da una rapper secondo l'ideale comune. E in t-shirt bianca e jeans, a piedi nudi, si rivela per quello che è: una giovane donna di 18 anni che, come dice il testo, reclama coccole e non solo saliva e baci sul collo. Il tema femminile era già emerso forte e chiaro nel singolo 17, nel cui testo si legge: «Tanto questa Italia vede le ragazze come bambole gonfiabili, il sesso non è arte, è solo pane per fanatici. Sarebbe bello però che un ragazzo mi vedesse nuda per la prima volta senza precedenti strani, che magari con Photoshop, con qualche punto luce in più e le cosce più belle di quelle reali». Ecco ancora la questione femminile riassunta perfettamente in una frase che forse non ci si aspetterebbe da una ragazza così giovane: «Le vetrine social sono le vetrine di Amsterdam». Madame, con un'inaspettata maturità, nella canzone rivendica il suo diritto a essere fieramente diversa dalle altre e a non volersi in alcun modo adeguare. Basterà questa carta vincente per fare breccia nel cuore del pubblico sanremese?