23 CONDIVISIONI

Lina Wertmüller, perché la regista scomparsa portava sempre gli occhiali bianchi

La regista si è spenta a 93 anni. Iconica e irriverente anche nel look, il suo stile rispecchiava la sua natura anticonformista: pantaloni e capelli corti.
A cura di Beatrice Manca
23 CONDIVISIONI
Immagine

Brillante, ironica e anticonformista anche nello stile: l'Italia piange la morte di Lina Wertmüller. La regista premio Oscar è morta all'età di 93 anni, dopo aver segnato per sempre il cinema italiano. Tra i suoi lavori più noti c'è uno che le ricorda particolarmente la se stessa bambina: l'adattamento televisivo del Giornalino di Giamburrasca, negli anni Sessanta. La regista lo ricordava con tenerezza perché anche lei si sentiva un po' maschiacchio e ribelle, anche nel look: fin da giovane ha sempre portato i capelli corti, amava la praticità dei pantaloni e vestiva (quasi) sempre di nero per scaramanzia. La firma di stile? Gli occhiali bianchi con la montatura spessa, scelti per una ragione precisa.

Lina Wertmüller, anticonformista con i capelli corti

Da icona quale era, Lina Wertmüller aveva trovato un suo stile che la rendeva inconfondibile. Niente fronzoli o vezzi: abiti pratici e funzionali, di un'eleganza minimal e un po' intellettuale, proprio come lei. Diceva che si vestiva spesso di nero perché era un suo rito portafortuna, ma non disdegnava l'alta moda.

Lina Wertmuller vestiva spesso di nero
Lina Wertmuller vestiva spesso di nero

Tra i suoi stilisti più amati c'era Etro, che la vestì anche per la notte degli Oscar, Brunello Cucinelli (di cui amava i maglioni) Valentino e Giorgio Armani. Il suo taglio di capelli era il suo manifesto poetico: cortissimi, da sempre, per lasciare libero sfogo alla sua anima ribelle e anticonformista, oltre i cliché.

Lina Wertmuller ai David di Donatello del 2007
Lina Wertmuller ai David di Donatello del 2007

Lina Wertmüller sempre con gli occhiali bianchi

La grandezza sta sempre nei dettagli: pensando alla regista la prima cosa che salta alla mente sono gli occhiali bianchi, con la montatura spessa. Lei stessa spiegò il colpo di fulmine in un'intervista a Repubblica, raccontando il momento in cui si era accorta di non riuscire più a stare senza le lenti correttive: "Mia madre era dispiaciuta per me. Io invece ero contenta di poter vedere a fuoco". All'inizio però non aveva scelto proprio quella sfumatura – così insolita – ma aveva provato molti colori diversi. "Poi ci fu il colpo di fulmine per quelli bianchi – raccontò a Repubblica – solari, balneari, regalano subito un clima di festa. Ne ordinai cinquemila paia".

Lina Wertmuller con i celebri occhiali bianchi
Lina Wertmuller con i celebri occhiali bianchi

La montatura fu creata su misura per lei da Ottica Vasari (di cui rimase un'affezionata cliente) e rispecchiava il carattere estroso e solare della regista. Gli occhiali furono anche i protagonisti di un botta e risposta con Woody Allen entrato nella storia del cinema: quando il regista newyorkese le propose un cameo in Io e Annie lei gliene spedì un paio. "Gli scrissi: puoi metterci dietro chi ti pare. Non so se comprese l'ironia".

23 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views